Se avessi a disposizione otto ore per abbattere un albero ne passerei sei ad affilare l’ascia.
Abramo Lincoln
Oggi vedremo assieme una piccola storia.
Un racconto significativo tratto dal famoso libro di Stephen Covey, Le sette regole per avere successo – grande classico della crescita personale.
La storia è molto breve e si svolge in questo modo:
Un uomo camminava in un bosco quando, all’improvviso, incontrò un taglialegna intento a tagliare il tronco di un albero.
Il taglialegna era stanco e affaticato. Lavorava da cinque ore ed aveva fretta di concludere il lavoro.
L’uomo, avvicinatosi, gli fece notare però un “piccolo” dettaglio.
La lama non tagliava bene.
Sarebbe stato quindi opportuno, prima di continuare, fermarsi un attimo per affilarla.
A quel punto il boscaiolo rispose stizzito:
“Non vede che ho fretta? Devo finire al più presto. Non ho tempo di affilare la lama.”
Interessante questa storia vero?
Il suo significato è facilmente intuibile. Ma approfondiamolo ugualmente per un attimo 😉
Pic credit to Amazon
Produttività
Non basta essere impegnati. Lo sono anche le formiche. La domanda è: per quale cosa siamo impegnati?
H. D. Thoreau
Ora, diciamoci la verità.
Molto spesso anche noi adottiamo la stessa mentalità del taglialegna.
Cadiamo infatti nella più comune delle trappole: quella che vuole farci credere che essere impegnati equivalga necessariamente ad essere produttivi.
Quella che vuole farci credere che il successo sia una partita nella quale vince sempre chi suda di più.
Essere costantemente indaffarati dopotutto ci fa sentire bene con noi stessi.
Ci regala l’illusione di compiere significativi passi in avanti verso l’obiettivo, sia nello studio che nel lavoro.
Ma quante volte questo è vero?
Poche.
A dirla tutta, spesso – dopo ore spese a faticare a testa bassa – ci scopriamo delusi, amareggiati e con la memoria sbiadita.
Il risultato sembra più lontano che mai e i nostri faticosi sforzi sembrano non trovare giusta ricompensa.
Ma proprio per questo motivo all’interno blog abbiamo approfondito valide tecniche di produttività incentrate non tanto sul tempo speso ma sul risultato portato a casa a fine giornata.
Sono le stesse tecniche che abbiamo ribattezzato col nome “3P“, e sono le seguenti:
- La Tecnica del Pomodoro, che ci insegna ad alternare momenti di assoluta concentrazione a momenti di assoluto riposo (così da evitare che il cervello ci vada in pappa)
- Il Principio di Pareto, che ci insegna a focalizzarci su quel 20% di attività in grado di restituirci l’80% del risultato desiderato
- La Legge di Parkinson, che ci insegna a non disperdere troppo tempo su attività che potrebbero essere portate a compimento in molto meno
Studiamole, applichiamole, e facciamo nostra una nuova convinzione:
Quella che essere impegnati non vuol dire necessariamente fare grandi passi in avanti.
In poche parole:
Passiamo dal lavoro duro al lavoro furbo. Passiamo dal lavoro disordinato al lavoro mirato.
Ma oltre questo c’è altro di cui mi piacerebbe parlare 😉
Una vita per inerzia
Il vero pericolo non è porsi obiettivi troppo alti e non raggiungerli, ma porseli troppo bassi e raggiungerli.
Michelangelo
Ora, quella del taglialegna è una storia che fa molto riflettere anche sulla nostra vita a tutto tondo.
L’incapacità del taglialegna di alzare gli occhi dalle proprie fatiche e fermarsi a riflettere è, infatti, una perfetta metafora di come spesso conduciamo la nostra esistenza.
Pensiamoci un attimo.
Troppo spesso lasciamo che la nostra vita sia guidata dagli eventi esterni e da quello che – un po’ per inerzia – ci piove addosso.
Le nostre decisioni sono influenzate dalle aspettative degli altri e dalle convenzioni sociali.
Ci limitiamo a vivere in base a ciò che ci è stato insegnato essere giusto o sbagliato, seguendo dei precisi step all’interno di un pacchetto preconfezionato.
Leggi bene ⇓
Vai a scuola ⇒ diplomati ⇒ iscriviti al corso di laurea scelto dai tuoi ⇒ insegui i voti alti all’università ⇒ laureati così mamma e papà sono contenti ⇒ insegui il posto fisso (o magari vai a lavorare nello studio del papi) ⇒ trova una fidanzata che piaccia alla mamma ⇒ il matrimonio ⇒ i figli ⇒ la casetta al mare ⇒ la solita routine ⇒ l’attesa della pensione.
The end.
Questo schemino penso sarà molto familiare a tutti noi.
Prima che tu muova le tue obiezioni vorrei solo chiarire una cosa.
Non metto in dubbio che questa possa essere l’immagine di vita ideale per alcuni di noi.
La risposta ad ogni domanda.
La terra promessa.
La chiave in grado di spalancare le porte della felicità.
Davvero, pieno rispetto.
Ognuno di noi dopotutto insegue un proprio ideale di vita sulla base del quale non dovrebbe mai essere giudicato.
Allo stesso tempo ho il sospetto che tra di noi vi sia anche chi, in fondo, desidera tutt’altro.
Chi non si identifica nello schema di una vita convenzionale.
Chi vorrebbe, ad esempio, svincolarsi dal sicuro guscio familiare e mettersi alla prova all’estero, avviare una propria attività o una carriera in un settore completamente differente rispetto a quello suggerito (a volte imposto) dai genitori.
C’è chi vorrebbe mettere in piedi una propria agenzia di marketing, pubblicare un libro, insegnare italiano in Giappone, studiare coding e reinventarsi (magari a 40 anni suonati) nel ruolo di programmatore informatico.
C’è ancora chi vorrebbe lavorare come freelancer sotto l’ombra di una palma a Bali, o magari fare del puro e sano volontariato in Sud America.
Insomma, sono sicuro che tra noi ci sono anche persone che non si accontentano di barrare le caselle di una check-list definita a priori, ma che vogliono sperimentare, rischiare, osare, non lasciarsi rimpianti alle spalle.
Eppure lo vediamo.
Troppo spesso – volenti o nolenti – ci limitiamo a prendere quello che la vita ci offre, senza chiedere nulla di più. Non mettiamo in discussione niente e nessuno, continuando solo a correre e rincorrere.
Seguiamo la routine che ci è stata indicata. Obbediamo ad un copione che non abbiamo scritto noi.
Siamo esattamente come il taglialegna.
Troppo impegnati per fermarci e riflettere su quanto stiamo facendo.
Troppo presi dalla frenesia di dover prendere voti alti, inseguire il posto fisso, soddisfare le aspettative poste su di noi, per chiederci se è quello che vogliamo veramente.
Ogni tanto facciamo dunque una cosa: premiamo il tasto pausa.
Riflettiamo.
Chiediamoci dov’è che stiamo andando e (soprattutto) se è veramente lì che vogliamo arrivare.
Chiediamoci se quanto facciamo giorno dopo giorno ci condurrà verso i nostri personali obiettivi, e non verso gli obiettivi che altri hanno scelto per noi.
Ogni tanto fermiamoci e affiliamo l’ascia, prima di tornare a dare pesanti colpi nella vita di ogni giorno.
Spero l’articolo abbia offerto buoni spunti di riflessione.
Ci leggiamo nel blog.
Un abbraccio,
Carlo
Le sette regole per avere successo. Il famoso libro di Stephen Covey dal quale è tratta l’ispirazione per questo articolo. Un grande bestseller della crescita personale.
Libri consigliati da Carlo. Ho selezionato in questa pagina le letture che più mi hanno ispirato e supportato nel raggiungere i miei obiettivi di vita. Saranno di aiuto anche a te
Audible. Senza Audible questo blog probabilmente nemmeno esisterebbe. I suoi audiolibri mi hanno permesso, ogni giorno, di rendere produttivi momenti apparentemente destinati ad andare persi nel traffico. Forse la mia risorsa preferita tra tutte quelle qui elencate
Degiro. La piattaforma di investimento leader in Europa. La uso e la consiglio
Omio. Su Omio acquisto in poco tempo (e nel modo più conveniente possibile) tutti i miei ticket di viaggio. Treno, pullman oppure aereo. Iscrivendoti con questo link ottieni un buono da 10 Euro
Revolut. Per chi ama viaggiare (o magari, come me, vive in un Paese con divisa estera), Revolut fa risparmiare una fortuna sui cambi di valuta, permettendo di pagare al normale tasso interbancario, senza commissioni e fregature varie. E questo è solo uno dei mille vantaggi di questa portentosa carta. Ho fatto l’upgrade al piano Premium e l’ho inserita nel mio portafoglio Curve
Curve. Il portafoglio digitale attraverso cui semplifico la gestione delle mie finanze. Iscrivendoti con questo link ottieni un premio di 5 Euro