Circondati di persone a cui piace di più la persona che vuoi diventare.

Stai lontano da persone che possono o vogliono tirarti giù.

Tom Hopkins

Non c’è bisogno che te lo dica io.

Sappiamo tutti quanto sia importante, al giorno d’oggi, circondarci di gente positiva e di supporto.

Mi riferisco a persone oneste e animate dal desiderio di fare, sulle quali poter fare reciprocamente leva in vista di un condiviso percorso di miglioramento personale.

Ricordiamoci infatti una cosa: piaccia o meno, i soggetti con i quali trascorriamo larga parte delle nostre giornate (e che riempiono il nostro ecosistema di vita) influenzano tantissimo la nostra persona.

Famosa è, dopotutto, la frase:”Noi siamo la media delle 5 persone con le quali spendiamo più il nostro tempo”.

Osservandoci dall’esterno, un completo estraneo potrebbe capire molto delle nostra persona (e delle nostre aspirazioni di vita) semplicemente prestando attenzione alle persone che più frequentiamo.

Proprio la tacita influenza che i soggetti che ci circondano hanno su di noi è anche il principale motivo per cui è fondamentale imparare ad allontanare le persone tossiche e negative dalla nostra vita.

Si tratta di un semplice atto di cura della nostra persona oltre che di amore verso noi stessi.

 

Scelte necessarie

Non si sbaglia mai a fare la cosa giusta.

Robert De Niro – Lo Stagista Inaspettato

Per alcuni potrò suonare forse un tantino cinico, e mi spiace per questo, ma ci tengo comunque a precisare un aspetto molto importante.

Nessuno di noi è costretto da strane forze cosmiche, o da qualche ignota divinità astrale, a spendere tempo con soggetti che frenano le nostre più autentiche aspirazioni di vita.

Individui che semplicemente non ci piacciono (e che, forse, nemmeno rispettiamo).

Persone con le quali magari da piccolini abbiamo condiviso spazi scolastici e sportivi, e con le quali – ancora oggi – ci sentiamo costretti (per qualche strana ragione) a continuare a condividere il nostro tempo nonostante la pessima influenza che hanno su di noi.

Mi segui?

Non siamo costretti da niente e nessuno a mantenere le frequentazioni che ci sono piovute addosso in maniera accidentale. Tutto il contrario.

Abbiamo non solo piena scelta, ma anche il dovere verso noi stessi di trovare e coltivare amicizie leali e di supporto, capaci di dare slancio virtuoso alla nostra vita.

Persone che, in poche parole, ci facciano bene.

Ecco perché, adesso, vedremo assieme come tagliare il più possibile fuori dalle nostre giornate soggetti tossici e persone negative.

 

Allontanare le persone negative

Le persone negative sono baratri, se ti ci avvicini troppo ci cadi dentro e hai finito.

Fabrizio Caramagna

Come comportarci, dunque, in presenza dei pettegoli, dei piagnucoloni, dei criticoni, e – generalmente – di tutte quelle persone negative che si sono pian piano intrufolate nella nostra vita?

Sono sicuro che, come me, ne conosci almeno un paio 😉

Come sfuggire alle loro frigne, alla loro superficialità e al loro disfattismo?

La risposta è semplice.

Niente trucchi magici, giochi di prestigio o mantelli invisibili. La soluzione migliore è quella di armarci di sano coraggio e tagliare (anche gradualmente) i contatti con queste persone.

Possiamo quindi cominciare col declinare con gentilezza inviti e richieste varie, anche quando insistenti (abbiamo già visto come imparare a dire No).

Cominciamo a non rispondere più ai messaggi che continuano a pioverci addosso, pieni dei soliti commenti sprezzanti e scettici verso tutto e tutti.

Nel lungo termine permettiamoci anche di smettere di seguire questi soggetti sui social.

Insomma, lo hai capito. Non sono decisamente tenero al riguardo ma c’è un concetto che vorrei mettere in chiaro.

Parliamo di soggetti con una visione del mondo compromessa.

Persone che, per ogni suggerimento pratico e incentivante, avranno sempre dieci scuse per dire che le cose andranno sempre e comunque male.

Questi individui assorbono solo il nostro tempo. Non solo non ci aiutano a progredire in alcuna area della nostra vita ma, al contrario, ci trattengono dal compiere significativi passi in avanti.

Ripeto. Per quanto cinico quanto scrivo possa sembrare (e a meno che tu non sia animato dal desiderio di assorbire in silenzio veleno verbale e comportamentale, giorno dopo giorno) rimango dell’idea che queste persone andrebbero, con cordialità e cortesia, allontanate.

 

Scudo invisibile

Cerco di fare in modo che gli eventi esterni non incidano negativamente sulla mia persona.

Lin Shaye

Altro discorso sorge adesso per tutti quei soggetti irrimediabilmente radicati nella nostra vita.

Mi riferisco soprattutto a familiari e parenti.

Parlo anche di tutti quei colleghi con i quali, per forza di cose, ci troviamo spesso costretti a condividere per molto tempo spazi chiusi e ravvicinati.

In questi casi le soluzioni che personalmente adotto per allontanare il piagnucolone di turno sono due.

La prima è proprio quella dello “scudo invisibile“.

Ti spiego subito come funziona.

Immaginiamo di essere impegnati a lavoro in ufficio quando, all’improvviso, si avvicina la nostra collega per raccontare (nuovamente) quanto tutto vada male, il mondo sia pieno di str##zi e nessuno la capisca nonostante lei sia buona, perfetta e intelligentissima.

A quel punto indossiamo delle cuffie (anche senza musica) per disincentivarla dall’interrompere il nostro lavoro e dare avvio al suo ennesimo sfogo personale.

Mostrarci impegnati è una tecnica che funziona sia per prevenire sgradite interruzioni sia per scoraggiare del tutto i piagnucoloni dall’avvicinarsi.

Potremo rinviare costantemente la conversazione con frasi come: “Scusami davvero ^nome piagnucolone^, sto lavorando su una cosa molto importante che va conclusa al più presto”.

Il tutto mantenendo sempre un atteggiamento positivo e cordiale che non dia spazio al loro lato irascibile.

Ricordiamoci infatti una cosa.

La persona negativa di turno non aspetta altro che vedere un nostro passo falso (una traccia d’irritazione o di nervosismo) per condurre il discorso verso uno sfogo personale anche nei nostri confronti.

Lamenti, discussioni e, soprattutto, addossamento della colpa agli altri sono il suo pane quotidiano.

Non caschiamo nel tranello.

 

Judo verbale

L’assenza di pensieri negativi suscita sentimenti positivi.

Richard Carlson

Si tratta di una preziosissima tecnica che ho scoperto leggendo Piccolo manuale di autodifesa verbale. Ottima lettura che raccomando.

Funziona così.

Nel momento in cui il piagnucolone di turno comincia a ripetere quanto le cose vadano male e di come il castigo divino lo perseguiti dalla nascita mentre lui (povera stella) è vittima di un mondo malvagio, proviamo a cambiare immediatamente il discorso con frasi come:

“Ah, senti. Ma a proposito che ne pensi di questo nuovo locale appena aperto in città? Ci sei già stato?”.

Si lamenta pure di quello?

Bene!

Svieremo ancora il discorso verso un nuovo argomento.

Un film magari 😉

L’obiettivo, insomma, dovrà essere quello di depistarlo. Flettere la sua ondata negativa con una semplice mossa di “judo verbale”.

La cosa sorprendente è che questa ultima tecnica avrà effetti positivi non solo chiaramente su di noi, ma anche e soprattutto su di lui.

Mi spiego.

Nel momento in cui il piagnone prosegue con le proprie lamentele non fa altro che precipitare sempre più in fondo a quel vortice carico di negatività in cui è oramai totalmente inghiottito.

Nel momento in cui si trattiene dal lamentarsi (o non ne ha l’ occasione), sorge la possibilità anche per lui di prestare attenzione alle tante cose che – anche nella sua vita – vanno già per il verso giusto (e per le quali, dopotutto, dovrebbe essere grato).

 

Siamo meno (ma più forti)

Chi dice che è impossibile non dovrebbe disturbare chi ce la sta facendo.

Albert Einstein

Vorrei concludere dicendo questo.

Nonostante piagnucoloni, criticoni e disfattisti siano senza dubbio in grande maggioranza là fuori, noi abbiamo verso noi stessi un preciso dovere.

Il dovere di essere delle forze positive nel mondo.

Il dovere di non farci sviare da chi vede sempre e solo nero.

Lamentarsi, criticare e incolpare gli altri non ha mai prodotto alcun cambiamento. Assumersi le proprie responsabilità e agire per migliorare le cose, al contrario, sì.

Noi ci leggiamo al prossimo articolo.

Un abbraccio,

Carlo

 

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