L’amicizia nasce nel momento in cui una persona dice ad un’ altra: “Cosa? Anche tu? Credevo di essere l’unica!”
C. S. Lewis
Se mi segui da un po’ lo sai bene.
Da anni, attraverso questo blog, provo ad offrire una visione alternativa della vita.
Una visione proattiva.
Parlo di un’esistenza vissuta con scopo e chiarezza d’intenti, e non più accontentandoci di quello che la vita, un po’ per caso, ci fa piovere addosso.
E questa differenza, secondo me, è ben ravvisabile anche nel modo in cui scegliamo di coltivare le nostre amicizie.
Mi spiego.
Molti di noi al giorno d’oggi mantengono quelle che chiamo “amicizie di default“.
Mi riferisco a quelle persone con cui siamo cresciuti (i nostri vicini di casa, ad esempio) o con cui abbiamo condiviso spazi scolastici e sportivi.
Individui che ci sono stati posti accanto da puri eventi casuali della vita, ma con i quali – allo stesso tempo – ci sentiamo spesso costretti a continuare a condividere la nostra esistenza.
E questo a prescindere dal fatto che, in fondo, sia quello che vogliamo. A prescindere dal fatto che siano realmente quelle le persone di cui abbiamo bisogno.
Ci sentiamo in dovere di mantenere le nostre “amicizie di default” perché queste sono quelle che la vita ci ha assegnato. Punto.
Ci riconosciamo in questo quadretto?
Bene.
Se stai leggendo questo articolo è perché probabilmente è cresciuta pian piano in te una nuova consapevolezza.
Pensi che sia arrivato il momento di cambiare qualcosa. Pensi che sia arrivato finalmente il momento di cambiare le tue amicizie.
Continua a leggere, ti prometto che sarà tempo ben speso 😉
Capacità di influire
Con il passare del tempo cominciate a pensare, ad agire, e persino ad apparire come quelli che frequentate.
Gary Keller. Una cosa sola (Lettura consigliata)
Mi piacerebbe subito evidenziare una cosa di cui spesso nemmeno ci accorgiamo.
I soggetti con i quali spendiamo il nostro tempo plasmano e orientano la nostra persona molto più di quanto possiamo immaginare.
Già, proprio così.
Se volgiamo per un attimo lo sguardo alla nostra vita è facile intuire come il nostro modo di pensare, di agire (e di reagire), di leggere la realtà, siano stati tutti profondamente plasmati dall’ecosistema all’interno del quale siamo cresciuti.
Un ecosistema che comprende (tra le tantissime cose) la nostra famiglia, la scuola, il catechismo, i libri che leggiamo, i telegiornali, i programmi e le serie che guardiamo, le notizie che ascoltiamo, ed – in modo particolare – un’altra cosa ↓
Le amicizie di cui ci circondiamo.
Tutti questi elementi influenzano il nostro modo di percepire la realtà, il nostro modo di pensare e, quindi, anche le decisioni che assumiamo.
Lascia che ti dia un semplice esempio.
Un interessantissimo studio guidato dal professore di Harvard Nicholas A. Christakis, ha scoperto che se uno dei nostri migliori amici dovesse diventare obeso, le probabilità per noi di fare lo stesso aumenterebbero di ben il 57%.
Incredibile vero? Ma come mai questo?
Forse perché i nostri amici obesi sono perfidi e ci impongono diete scorrette?
No. Per niente.
Semplicemente, a livello inconscio, lasciamo che le persone che ci circondano fissino i nostri standard di ciò che riteniamo essere giusto ed appropriato.
Né più, né meno.
Capito adesso?
Se negli ultimi tempi hai maturato il presentimento che le tue amicizie non fossero più quelle giuste per te, beh, è probabilmente perché di questo si tratta.
Senti che non sono di supporto e ti trattengono nella mediocrità.
Non smetterò mai infatti di dire una cosa .
Abbiamo verso noi stessi il dovere di includere nel nostro ambiente di vita persone positive. Individui che non si sentano vittime degli eventi esterni ma che siano animati dal desiderio di raggiungere grandi traguardi.
Persone che siano ottimiste, leali e incoraggianti.
Persone che entrando a far parte del nostro ecosistema ci diano – quasi per inerzia – slancio per arrivare in alto nella vita assieme a loro.
E come farlo?
Ti spiegherò qui molto in breve cosa ha funzionato per me.
Vediamo subito come ho cambiato le mie amicizie.
Il coraggio di cambiare amicizie
Il coraggio non mi manca. È la paura che mi frega.
Totò
Sarò molto schietto.
Quando si tratta della nostra vita non c’è troppo spazio per il buonismo.
Potrò sembrare il burbero cattivone di turno, e mi dispiace per questo, ma dovremmo sempre tenere bene a mente come funziona la vita reale.
Anche per me non è stato facile prendere le distanze da alcune persone con le quali sono cresciuto.
Persone che, ad un certo punto, ho capito però essere ancora paralizzate nel proprio guscio sicuro fatto di infantili certezze.
Persone che non avevano alcuna intenzione di affrontare l’età adulta, e che continuavano a vivere di gratificazione immediata rimandando al domani ogni tipo di responsabilità.
Ragazze e ragazzi ai quali ero affezionato, ma che, ho capito, non facevano altro che offrirmi una visione limitante e compromessa della vita.
Non è stato facile cominciare a dire di No, ci vuole un po’ di coraggio, ma la verità è che ne ho tratto enorme beneficio.
Armato di un po’ di sano cinismo, gradualmente, ho tagliato i contatti con queste persone e ho trovato tempo per ritagliarmi nuove amicizie delle quali oggi sono profondamente soddisfatto.
Il primo passo è dunque quello di smettere di rimandare e trovare il coraggio di allontanarci gradualmente da chi ancora ci trattiene nel nido della mediocrità.
Ma andiamo avanti.
Principio di Pareto
L’80% dei risultati è frutto di un ristretto 20% di cause.
Richard Koch
Come ho scelto dunque le mie nuove amicizie?
Come ho scelto chi includere (o mantenere) nel mio nuovo ecosistema?
Un principio che ho applicato è stato quello della famosa legge 80/20.
Sì, esatto.
Si tratta del famosissimo Principio di Pareto, che ci viene in soccorso anche in questo caso.
Da anni ormai ho infatti l’abitudine di pormi spesso delle semplici domande.
Qual è il 20% delle persone alla cui compagnia non vorrei mai rinunciare?
Qual è il 20% delle persone che contribuiscono alla mia serenità, alla mia felicità, a quella visione di vita che voglio realizzare più di ogni altra cosa?
Qual è il 20% delle persone oneste e di supporto di cui ho realmente bisogno?
In mezzo all’enorme schiera di amici, conoscenti, colleghi, simpatizzanti (e qualche leccacu*o), queste domande si pongono come un faro in mezzo al mare.
Regalano chiarezza, diradano ogni dubbio, e ci aiutano a distinguere chi è (e deve rimanere) un semplice conoscente, rispetto a chi sarà per noi un’amicizia leale, sincera e di supporto.
Metodo Warren Buffett
Il prezzo è quello che paghi. Il valore è quello che ottieni.
Warren Buffett
Si tratta di un metodo che ho scoperto tramite questo video su Youtube.
Uno speech nel quale prendeva la parola il magico finanziare di Ohama.
Warren Buffett.
Funziona così: immaginiamo le persone che conosciamo come un complesso di azioni.
Hai presente le azioni Microsoft, Tesla ed Apple quotate in borsa?
Stesso procedimento.
Bene.
Chiediamoci adesso quali sono le persone delle quali vorremmo assolutamente acquistare delle azioni.
Chiediamoci chi sono quelle persone che – per le grandi qualità umane, per la propria positività verso la vita, per il proprio spirito di volontà – vedranno aumentato, secondo noi, il proprio valore azionario nel corso dagli anni.
Quali sono le persone sulle quali vorremmo assolutamente investire?
Chiediamocelo.
Ma non finisce qui. Possiamo benissimo fare anche al contrario 😉
Quali sono quindi le persone delle cui azioni vorremmo immediatamente disfarci?
Quali sono le persone che – per la propria visione limitante della vita, per i propri valori malsani, per il proprio disfattismo verso tutto ciò che di buono si potrebbe fare – secondo noi, a distanza di anni, trascineranno in basso loro e chi li circonda?
Anche questo esercizio sarà in grado apportare enorme chiarezza nella nostra mente e ci aiuterà a distinguere le persone giuste per noi da quelle sbagliate.
Conclusioni
Vorrei chiudere questo post ribadendo un concetto.
Non c’è spazio per sensi di colpa.
Cambiare amicizie non vuol dire che all’improvviso siamo diventati cattivi, o che adesso dovremo odiare le persone che stiamo allontanando.
Non si tratta di nulla di tutto ciò.
Significa soltanto che abbiamo maturato una nuova consapevolezza.
Abbiamo capito che certe persone non si incastrano più nella nostra vita, e vogliamo dunque trovare nuove amicizie che si allineino meglio con la nostra volontà di fare della nostra stessa vita un piccolo capolavoro.
Spero che quanto letto abbia offerto buoni spunti di riflessione.
Ci leggiamo al prossimo articolo.
Un abbraccio,
Carlo
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