Cerca di diventare non un uomo di successo, ma piuttosto un uomo di valore.
Albert Einstein
Soldi.
Una parola. Tante emozioni.
Chi di noi, dopotutto, non vorrebbe sempre avere un portafoglio gonfio di contanti?
E in questo articolo faremo una cosa.
Parleremo proprio dell’elemento chiave per fare soldi.
Vedremo assieme infatti il concetto di valore e, soprattutto, scopriremo come crearlo.
Siamo pronti?
Bene. Cominciamo 😉
Non diamo niente per scontato
Partiamo dall’inizio.
In un articolo che ha destato un po’ di indignazione proponevo una cosa.
Suggerivo di chiederci perchè mai un datore di lavoro dovrebbe assumere proprio noi.
(E a proposito, se ti vuoi “indinniare” pure tu l’articolo è → questo 😉 )
In poche parole poniamoci ogni tanto queste domande:
Che valore sono in grado di aggiungere ad una compagnia, ad un team, o ad un gruppo?
Per quali abilità mi reputo degno di ricoprire un lavoro e di ricevere una remunerazione?
Perché queste strane domande?
Te lo spiego subito.
Troppo spesso vediamo il lavoro come un diritto acquisito per natura divina.
Un qualcosa che ci deve essere calato giù dal cielo (mentre gli angeli cantano beatamente in coro) immeditamente dopo il raggiungimento della nostra laurea con lode.
Puntualmente poi succede una cosa.
Non troviamo lavoro.
Abbiamo competenze teoriche e pressoché identiche a quelle degli altri mille mila candidati in cerca di lavoro.
Incolpiamo quindi la crisi, la politica (e Renzi ke fa?!?), la globalizzazione, il cambiamento climatico, ecc., ecc..
Dovremmo forse invece imparare a vedere le cose da un altro punto di vista.
Dovremmo forse chiederci se, a prescindere dalla laurea, noi assumeremmo noi stessi per le nostre competenze e per il valore che siamo in grado di fornire.
Ragionevole, no?
Abbiamo mai pensato di vedere le cose sotto questa prospettiva?
Quale valore siamo in grado di creare?
Chiediamocelo.
Imparariamo a risolvere problemi
Detto questo so bene cosa stai pensando:
“Sisi valore Carlè. Ma cosa è esattamente questo valore?”
Giusta domanda.
E ti rispondo subito:
Il valore si crea quando forniamo soluzioni.
Il valore si crea quando lavoriamo per il prossimo e forniamo risposte concrete a specifiche esigenze.
Maggiore salute, sicurezza, autostima, organizzazione, formazione, comfort, rapidità di spostamento, istruzione, benessere, ispirazione, disciplina, piacere, adrenalina, ed anche intrattimento.
Il valore si crea quando forniamo risposte a problemi, esigenze e necessità per le quali la gente è disposta a pagare.
Esatto, hai capito bene.
Problemi, esigenze e necessità.
Non ci crederai, ma così come te anche la gente lì fuori ne ha.
Identifichiamo questi problemi, forniamo una soluzione e (teniamoci forte) stipendio e fatturato arriveranno.
Valore, impresa e consumatore
Per che cosa viviamo, se non per rendere questo mondo meno difficile per tutti?
George Eliot
Lo abbiamo capito.
Creare valore è alla base di tutto.
E questo vale sia quando siamo alle dipendenze di un capo, sia quando siamo noi stessi a capo di un business.
A proposito:
Soffermiamoci in particolare su quest’ultima ipotesi.
Noi a capo di un’impresa.
Cosa facciamo quando decidiamo di metterci in proprio e montare su un’azienda?
Te lo dico io.
Inseguiamo solo i soldi.
Diventiamo dei money chasers.
Cerchiamo i guadagni nella maniera più rapida e veloce possibile.
L’approccio con cui decidiamo di lanciarci in un’avventura imprenditoriale è spesso questo:
Come posso montare su un’azienda per fare 10 mila euro al mese?
Faccio l’imprenditore edile e divento milionario entro 3 anni!
Apro un blog, attiro gli utenti su una bella landing page, vendo due cinesate e mi faccio un pacco di soldi!
Approccio sbagliato.
Più della metà delle imprese fallisce entro i primi cinque anni dalla loro costituzione.
Sappiamo perché buona parte di loro fallisce?
Andiamo per un attimo oltre la cattiva congiuntura economica, la burocrazia, le tasse, la politica, il mondo cattivo, ecc.
Molte di queste imprese falliscono perché non soddisfano la creazione di valore per il cliente.
Non sono competitive.
Non mantengono il passo con un mondo che cambia.
Non forniscono una adeguata offerta di valore.
I business che risolvono problemi vincono profitti.
Mj DeMarco
Il discorso è molto semplice:
Le imprese create per aggiungere valore prosperano.
Quelle create egoisticamente per solo arricchirci, o perché semplicemente vogliamo inseguire i nostri sogni (do what you love!) senza prestare la minima attenzione ai problemi reali delle persone, non sono destinate a prosperare.
Queste imprese non generano valore.
Non sono richieste.
Non soddisfano problemi e necessità.
Il punto di partenza per creare un’impresa non è quindi la nostra volontà di fare soldi, inseguire le nostre passioni, dimostrare ai nostri genitori che siamo bravi, o comprare una nuova macchina per far colpo sulla fidanzata.
Al consumatore, di tutto questo, per dirla finemente, non gliene frega un ca^^o.
Il consumatore acquista un nostro prodotto se lo ritiene in grado di risolvere le proprie necessità.
Nel momento in cui qualcuno ci paga 100 euro per il prodotto o servizio che gli stiamo vendendo, in quello stesso istante in silenzio lui ci sta dicendo :
Ehi tu. Sì proprio tu. Hai vinto la competizione con la concorrenza. Scelgo il tuo prodotto perché lo considero in grado di darmi valore (maggior benessere, autostima, salute, preparazione, formazione, ispirazione, rendimento, comfort, organizzazione, qualità della vita, produttività, ecc) per almeno i cento euro che ti sto pagando.
Stai risolvendo una mia necessità.
Chiaro?
I soldi sono semplicemente un riflesso economico del valore che siamo in grado di apportare agli altri.
Smettiamo quindi di comportarci come dei money chasers.
Passiamo da let’s make some money a let’s add some value 😉
Come creare valore
Se con la nostra impresa risolviamo problemi e necessità questo si rifletterà in guadagni.
“Già tutto molto bello Carletto. Ma come creiamo questo famoso valore?”
La risposta è semplice.
Forniamo un prodotto che risponda ancor meglio ai problemi e alle necessità della gente.
Questa è la competizione del valore.
Ti faccio un esempio.
Pensiamo per un attimo a come Uber ha globalmente spiazzato l’industria dei taxi (nonostante le varie controversie legali nel nostro Paese).
Vivo in Polonia e fortunatamente lì posso usare Uber svariate volte a settimane.
Uber offre un servizio più economico, più accessibile, più immediato.
Risponde meglio al bisogno del cliente ed è il netto vincitore di questa competizione del valore.
Prezzo, qualità, accessibilità, rapidità, comodità d’uso.
Questi sono gli attributi del valore che rendono Uber il vincitore sotto ogni punto di vista.
E possiamo analizzare dopotutto ogni settore in questo modo.
Possiamo scomporre gli attributi di ogni offerta sul mercato e fornire un prodotto/servizio ancora più performante e ancora più rispondente alle richieste del mercato.
Ti fornirò una chicca.
Per capire dove andare ad agire si può guardare l’offerta esistente e chiedersi da una prospettiva imprenditoriale:
“Ehi. Cosa non sta andando bene qui? Cosa può essere fatto meglio?”
O ancora, dal lato del produttore possiamo chiederci:
“Aspetta un attimo. Cosa non mi ha convinto di questo prodotto o servizio? Per quale motivo non l’ho acquistato?”
In questo modo individueremo quelle lacune che possono essere soddisfatte o, se già risolte, soddisfatte meglio di quanto già avviene.
Autostrada per la ricchezzza
Quello della creazione del valore è solo uno dei 5 fondamentali “comandamenti” di Mj De Marco, autore di quello che reputo il miglior libro sulla crescita finanziaria attualmente in circolazione.
Ogni aspetto è ben approfondito all’interno del suo libro Autostrada per la ricchezza
(Insisto molto su questa lettura anche in altri articoli del blog, ma credimi, lo faccio per te. Ha segnato una svolta nella mia vita e probabilmente lo farà anche con la tua)
Ti suggerisco quindi di leggerlo.
Ti lascio inoltre sperando che questo articolo sia stato di aiuto, ma soprattutto di valore 😉
Ci leggiamo al prossimo articolo.
Un abbraccio,
Carlo