Non posso darti una formula a prova di bomba per il successo, ma posso darti una formula a prova di bomba per il fallimento.
Prova a compiacere sempre chiunque.
H. B. Swope
Coraggio. Siamo onesti.
Ci siamo cascati tutti almeno una volta.
Chi di noi non ha mai accettato controvoglia quel nuovo piccolo impegno?
Quante volte abbiamo ceduto ad un invito insistente quando in realtà avremmo solo voluto dire “No grazie“?
Quanto volte abbiamo ceduto all’ostinata richiesta di aiuto di un collega, salvo poi capire amaramente che per dare una mano a lui abbiamo sottratto preziose ore di studio (o di lavoro) a noi stessi?
Familiare il quadretto?
Bene, ora guardiamoci in faccia e diciamoci come stanno le cose.
La verità è questa.
La nostra incapacità di dire No è il più grande impedimento che ci trattiene dal raggiungere finalmente i nostri veri traguardi di vita.
Prima ne acquisiamo consapevolezza prima cominceremo a vivere una vita all’altezza delle nostre aspettative 😉
Perché non vogliamo mai dire No?
Forse hai cominciato ad intuirlo.
Imparare a dire No è un’arma preziosa.
Un’arma per evitare di svendere sempre la nostra vita alle necessità altrui.
Un’arma per evitare di annegare in agende stracolme.
Un’arma per godere di una vita produttiva senza per questo dover affogare nello stress.
Ma c’è un fatto importante. Per molti di noi imparare a dire No è una delle abitudini più difficili da sviluppare.
Riflettiamoci un attimo.
Per quale oscuro motivo è così difficile imparare a dire con fermezza questa parola? E per quale motivo ci viene invece così facile regalare ogni volta il nostro Sì?
La risposta è semplice:
Dire Sì è comodo e non ci obbliga a scegliere. Non siamo più noi ma diventano gli altri a definire le nostre priorità.
Dire Sì trasmette agli altri una migliore immagine di noi stessi.
Dire Sì ci permette di mantenere un clima pacifico. Evitiamo sgradevoli situazioni di conflitto e continuiamo ad ottenere l’approvazione degli altri.
Questi ovviamente sono i benefici immediati, ma qual è il prezzo da pagare nel lungo termine?
Te lo dico io.
Il disorientamento, lo stress e la perdita di focus.
Non proprio un buon affare.
Una risorsa democratica
Ricordiamoci sempre una cosa.
Il tempo è il nostro asset più importante.
Esatto, proprio così.
Non il nostro conto in banca, non la nostra villa in riva al mare, non il nostro lavoro.
Il tempo. L’unica risorsa della quale ognuno di noi nasce ricco e della quale, lentamente, quasi senza accorgersene, rimane al verde.
Ti dirò di più.
Il tempo è una risorsa democratica.
Ognuno di noi ne ha ogni giorno esattamente lo stesso ammontare e può decidere di spenderlo come meglio desidera.
Il tempo è l’essenza della vita.
Una risorsa scarsa che non può essere rigenerata.
Capsci dove voglio arrivare?
Quando accettiamo un impegno contro volontà non solo manchiamo di rispetto alla nostra personale agenda, sottomettendola a quelle degli altri, ma regaliamo con nonchalance una porzione della nostra risorsa più scarsa.
Il tempo appunto.
E come giustifichiamo il tutto a noi stessi?
Ci inventiamo scuse.
Ci diciamo che sarà solo per questa volta, che in fondo possiamo arrivare a fare tutto, che è per una buona causa.
Balle. Balle. Balle. Sappiamo già di aver fatto un errore.
Puntualmente arriviamo a fine giornata chiedendoci come sia potuto succedere. Rimaniamo con un pugno di sabbia, delusi e amareggiati.
Ma ora che stai leggendo queste righe questo non dovrà succedere più.
Come imparare a dire No?
Bene.
Come imparare a dire No allora?
È molto più semplice di quanto possiamo credere.
Dobbiamo semplicemente abbattere quelle false credenze che sino ad oggi ci hanno portato a regalare in maniera troppo generosa il nostro tempo.
Scopriamole subito 😉
Sensi di colpa
Mettiamolo subito in chiaro.
Dire No non significa di certo che siamo cattive persone.
La paura in questi casi è proprio quella di essere interpretati come egoisti, scortesi e poco sensibili.
Niente di più sbagliato. Il nostro No ad una richiesta altrui è semplicemente frutto di una raggiunta maturità.
Abbiamo compreso che siamo adulti, persone quindi capaci di prendere autonomamente decisioni distinguendo tra quanto sia giusto o sbagliato fare in una determinata circostanza.
Non c’è spazio per i sensi di colpa.
Rifiuto non equivale a ripudio
Un No ha un significato molto chiaro.
Vuol dire semplicemente che stiamo declinando una richiesta. Niente di più.
Per questo motivo non ha e non deve avere alcuna ripercussione sul rapporto che intratteniamo con la persona che abbiamo di fronte.
Dobbiamo assolutamente dissociare le due cose.
Se al contrario, però, è proprio la persona che ha avanzato verso di noi una richiesta a prendere il nostro declino un po’ troppo sul personale, dobbiamo tenere chiaro in mente un semplice quanto lineare concetto.
Chi conta non si offende, e chi si offende non conta.
Certi soggetti è meglio perderli che compiacerli.
La fermezza paga
Un rifiuto deve essere fermo e gentile allo stesso tempo.
Deve lasciare trasparire che siamo pienamente consapevoli di quanta parte di noi stessi possiamo permetterci di dedicare agli altri.
Deve anche fare capire che per nessun motivo al mondo abbiamo intenzione di sottomettere le nostre priorità agli interessi altrui.
Un simile approccio metterà subito in chiaro che non siamo gente della quale ci si possa approfittare. E questo allontanerà sin da subito, specialmente in ufficio, i furbetti alla costante ricerca di zerbini sui quali relegare sgradite incombenze.
E qui viene il bello.
Se nel breve termine i nostri No possono provocare la stizza di chi viene a chiederci favori, alla lunga, invece, ci circondano di un alone di rispetto.
Avremo avuto la personalità di far valere la nostra voce e avremo messo in chiaro che non siamo persone delle quali ci si possa approfittare.
Coerenza verso noi stessi
Conosciamo già noi stessi, le nostre aspirazioni ed i nostri obiettivi.
Sappiamo quali priorità meritino il nostro tempo ed i nostri sforzi, quali invece no, e, soprattutto, se davvero possiamo farci carico anche di impegni altrui.
Mettere al primo posto noi stessi non è egoismo, al contrario è integrità e coerenza verso le nostre aspettative. Ne abbiamo parlato in questo articolo.
Impariamo quindi ad agire di conseguenza.
Quando dici “Sì“ agli altri, assicurati di non stare dicendo “No“ a te stesso.
Paulo Coelho
Conclusioni
Credo adesso sia tutto abbastanza chiaro.
Cominciamo ad agire in base alle nostre priorità, forti di queste nuove consapevolezze, e impariamo a rispettare noi stessi.
Dire di No non ha mai ucciso nessuno.
Al contrario dire sempre di Sì può essere fatale per il nostro futuro.
Ci leggiamo al prossimo articolo.
Un abbraccio,
Carlo