La mia ricchezza viene dal fatto di vivere in America, dai buoni geni e dall’interesse composto.

Warren Buffett

Ti faccio subito una domanda.

Sai che cosa è l’interesse composto? O hai mai sentito parlare di effetto compound?

Vorresti sapere di cosa si tratta?

Non preoccuparti. Ho scritto questo articolo apposta per te 😉

Cominciamo con lo spiegare subito cosa sia questo effetto compound. Il discorso è molto semplice:

In finanza si parla di compounding quando gli interessi maturati dal nostro investimento sono aggiunti al capitale iniziale investito, e resi così, a loro volta, idonei a generare ulteriori interessi.

La ovvia conseguenza è che, con il passare del tempo, il valore del nostro investimento aumenta non in maniera lineare.

Molto meglio: aumenta in maniera esponenziale.

Non sembra niente di straordinario, vero?

Eppure lo stesso Albert Einstein ha definito l’interesse composto come “l’invenzione più importante nell’intera storia dell’ umanità“. Come mai?

Scopriamolo attraverso un esempio numerico (con grafico) in basso 😉

 

Una curva esponenziale

Facciamo questo.

Immaginiamo di prendere 1 euro dal taschino e di investirlo ad un ipotetico tasso di interesse giornaliero del 100%.

Questo significa che il nostro capitale raddoppierà giorno dopo giorno.

Bene. Sai dirmi dopo quanti giorni quell’unico euro iniziale sarà in grado di darci il nostro primo milione di euro?

Prova a indovinare. Lanciati con un numero a caso, coraggio.

100?

200 forse?

Di più?

Te lo dico io.

(Reggiti forte)

Solo 21!

21 giorni per passare da un euro ad un milione.

Non te l’aspettavi, vero?

Ovviamente non si tratta di un’ipotesi di investimento particolarmente realistica, ma ci aiuta comunque a comprendere un importante concetto.

Spostiamo l’attenzione sul grafico in basso ⇓

Arrivati al 15º giorno abbiamo ancora in mano appena più di sedicimila euro. Briciole in confronto al milioncino che avremo in tasca di lì a poco.

Il 15º giorno rappresenta però qualcosa di più.

Un giorno particolare.

Un punto di rottura.

Il momento in cui l’energia accumulata lentamente dall’interesse composto comincia a manifestarsi in maniera visibile.

Dapprima forse ancora in maniera lieve e poco accennata, ma – subito dopo – in maniera drastica ed esponenziale.

In poco più di 5 giorni, raddoppiando, il nostro capitale arriva ad accumulare più di un milione di euro.

  • Per saperne di più sullo straordinario potere dell’interesse composto (e su come impiegarlo per raggiungere l’indipendenza finanziaria) un’ottima lettura che consiglio è Soldi. Domina il gioco, di Tony Robbins

Ma torniamo a noi. Ti starai chiedendo quale utilità abbia questo esempio.

Come si riflette il potere dell’interesse composto nella nostra vita?

Scopriamolo in basso 😉

 

“Voglio tutto ora e subito”

Ogni scorciatoia allunga il cammino giacché la via lunga è anche la più breve, perché è la sola.

Filippo Turati

Guardiamoci per un attimo intorno.

Lo sappiamo tutti.

Viviamo in una società in cui ognuno di noi è alla disperata ricerca del telecomando incantato in grado di darci ciò che vogliamo all’istante e con un semplice click.

Compriamo pillole dimagranti in grado di regalarci il peso forma ideale senza sforzo, diete o rinunce.

Ci copriamo spesso di costosi abiti firmati per guadagnare (pensiamo noi) autostima e approvazione del gruppo.

Inseguiamo la formula magica del successo (la furbata sconosciuta – ovviamente – agli altri otto miliardi di persone su questo pianeta) che ci renderà ricchi subito e con poco sforzo.

A farla da padrone, nella nostra mente, è sempre la scorciatoia che guida verso la luccicante ricompensa finale. Gli sforzi, la perseveranza, le inflessibili abitudini giornaliere che si celano dietro ogni grande traguardo, calano, invece, in secondo piano.

Ci siamo abituati – ed è questo il punto che voglio trasmettere – a trascurare la necessaria fase di accumulo che si nasconde dietro ogni grande raggiungimento.

 

La fase di accumulo

Chi si trova in cima ad una montagna non ci è caduto sopra.

Vince Lombardi

La verità infatti è questa.

Quale che sia il nostro obiettivo (mettere in piedi un business da zero, imparare una seconda lingua, imparare a suonare bene la chitarra, avviare un blog da 1000 visualizzazioni giornaliere, scrivere un libro, diventare un abile public speaker, o acquisire nuove skills nei più svariati e innovativi ambiti) i risultati immediati saranno sempre effimeri, marginali, se non del tutto assenti.

E cosa succede puntualmente nella nostra testa quando, esaurita la facile adrenalina iniziale, non abbiamo ancora ottenuto ciò che vogliamo?

Semplice.

Cominciamo a raccontarci le solite favole, ossia che quanto facciamo non serve a niente, che nulla cambia, che non fa per noi, ecc.

Suona familiare questo quadretto, vero? 😉

Balla dopo balla ci demoralizziamo, molliamo la presa e rinunciamo.

Certo, lo so bene.

Non è facile mantenere elevato il focus quando tutti i nostri sforzi sembrano sbattere contro un muro. Ancora più difficile è accettare il fatto che il raggiungimento dei nostri obiettivi dipende anche da fattori che fuoriescono dalla nostra sfera di controllo.

Ma è proprio per questo motivo che, soprattutto all’inizio, dovremmo imparare a focalizzare la nostra attenzione non tanto sul risultato finale ancora lontano. Su quello che chiamiamo OUTCOME.

Al contrario dovremmo focalizzarci sulle tutte le piccole abitudini quotidiane, sul processo che possiamo controllare, sulla qualità della singola prestazione giornaliera eseguita con disciplina e costanza. In poche parole su quello che chiamiamo OUTPUT.

 

Questione di tenacia

La cosa più difficile è decidere di agire, il resto è solo questione di tenacia.

Amelia Earhart

Adottiamo dunque questa nuova predisposizione mentale.

Diveniamo consapevoli che i nostri sforzi, nella stragrande maggioranza dei casi (e a meno che non abbiamo impostato una rotta completamente sbagliata) non sono vani ma semplicemente parte della necessaria fase di accumulo.

Tenendo questo bene a mente sarà più facile sopportare l’inevitabile frustrazione da mancanza di risultati.

Ma non solo.

Questa nuova consapevolezza ci indurrà ad incrementare la qualità e la quantità dei nostri sforzi giornalieri proprio per anticipare il più possibile quel punto di rottura a partire dal quale il potenziale cumulato delle nostre prestazioni giornaliere, costruita ognuna su quella del giorno precedente, esploderà e si manifesterà in maniera esponenziale.

La nostra perseveranza, solo allora, ci regalerà gli attesi frutti del nostro interesse composto.

Non molliamo dunque. Perseveriamo piuttosto.

Liete ricompense ci aspettano.

Ci leggiamo al prossimo articolo.

Un abbraccio,

Carlo

 

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