Se vuoi essere felice stabilisci degli obiettivi che governino i tuoi pensieri, liberino la tua energia ed ispirino le tue speranze.

Andrew Carnegie

I lettori più attenti del blog già lo sanno.

Sono un pelino attento alla pianificazione degli obiettivi.

Vi ho già dedicato infatti un certo numero di articoli.

La ragione è anche abbastanza semplice.

Se non sai dove vai, nessuna strada ti porterà da qualche parte.

Henry Kissinger

Guardiamo quindi adesso in avanti.

Il vecchio anno è quasi concluso ed oltre ad effettuare una buona revisione dobbiamo anche programmare l’anno che verrà.

In questo articolo vedremo assieme 5 semplici step, ispirati alle tecniche di alcuni grandi esperti della crescita personale, che ci aiuteranno a programmare i nostri obiettivi annuali e definire un piano di azione.

Cominciamo 😉

 

Obiettivi annuali

 

• Primo step – Ultimate Life & Purpose

Mettiamoci comodi e partiamo dall’inizio.

Il primo step trae ispirazione da Tony Robbins, il più grande esperto di crescita personale su questo pianeta, ed il suo RPM (Rapid Planning Method).

E funziona così:

Definiamo con chiarezza la direzione che intendiamo dare alla nostra vita.

Mettiamo nero su bianco i risultati ultimi che vogliamo raggiungere a distanza di anni in ognuna delle nostre 5 aree di vita.

Carriera e Formazione – Finanze – Amore e Relazioni – Salute e Benessere Psicofisico – Passioni e Tempo Libero

Definiamo in poche parole la nostra vita ideale nel lungo termine.

Questa sarà la nostra Ultimate Vision.

La visione ultima della nostra vita.

Gli obiettivi raggiunti i quali avremo costruito una vita all’altezza delle nostre aspettative.

Definita la Vision definiamo anche il nostro Ultimate Purpose, ossia il motivo per il quale intendiamo agguantare questi obiettivi di lungo termine.

Sappiamo dove vogliamo andare ma ci siamo chiesti mai per quale motivo vogliamo giungere a destinazione?

Vogliamo essere milionari, ma ci siamo mai chiesti perchè?

Per alcuni di noi la risposta sarà nel desiderio di avere una Ferrari sotto il sedere, per altri sarà nel desiderio di estinguere il mutuo ai propri parenti in difficoltà.

Non sottavalutiamo l’Ultimate Purpose.

Le parole sono importanti.

Saranno proprie queste a tenere vivo nel tempo il nostro entusiamo nell’inseguire la nostra visione di lungo termine.

Definiamo quindi Ultimate Vision e Ultimate Purpose per ogni area della nostra vita.

Fatto?

Bene.

Andiamo avanti.

 

 

Secondo step – Obiettivi annuali

Obiettivi anno nuovo

Complimenti.

Sei già arrivato alla seconda fase.

Il primo step ha lo scopo di fare chiarezza su chi vogliamo essere nel lungo termine.

Lo abbiamo visto.

Adesso dobbiamo solo scomporre questa visione di lungo termine in obiettivi annuali.

Parlo di obiettivi che siano ambiziosi e raggiungibili entro un anno.

Obiettivi che facciano parte di quel percorso che nel lungo termine ci condurrà verso la nostra Vision di Vita.

Quali sono quindi quegli obiettivi annuali, all’interno di ognuna delle nostre cinque aree di vita, raggiunti i quali potremo definire noi stessi, a fine anno, pienamente soddisfatti?

 

 

•Terzo step – Scegliamo un obiettivo prioritario

Ci siamo.

Abbiamo cinque aree della nostra vita che desideriamo portare al prossimo livello, e abbiamo, per ognuna di esse, un obiettivo che vogliamo vedere concluso entro la fine dell’anno.

Adesso però dobbiamo fare una cosa.

Dobbiamo sceglierne uno.

“Cosa Carlè? Mi sono scervellato per scrivere tutti gli obiettivi di quest’anno e adesso mi dici scegli una cosa sola?”

Esattamente 😉

Attenzione però.

Definire un obiettivo prioritario non significa che stiamo accantonando ogni altro proposito.

Tutt’altro.

Stiamo definendo quell’unico obiettivo che indirizzerà il nostro percorso annuale ed attorno al quale ruoterà ogni altra cosa.

Si tratta di definire su cosa si concentrerà in maniera costante il nostro focus, in maniera tale che questo non si disperda in mille direzioni diverse.

E il motivo è anche semplice.

Chi insegue due conigli, non ne prenderà nemmeno uno.

Confucio

Ti faccio un esempio.

Arriveranno già dai primi mesi dell’anno momenti di pressione e di scarsità di tempo.

Tra impegni lavorativi e familiari saremo costretti a scegliere a cosa dedicarci tra i nostri obiettivi annuali.

Potremo tentare di fare tutto e farlo male, o potremo scegliere al contrario una singola prestazione quotidiana che, non importa chi non importa cosa, ci impegneremo ad eseguire giorno dopo giorno.

Piccole prestazioni quotidiane di un singolo obiettivo che, se mantenute con continuità, si cumuleranno l’una all’altra e alla lunga regaleranno un risultato esponenziale.

Ci permetteranno di raggiungere il nostro obiettivo prioritario.

Questo ovviamente non succede quando, al contrario, nei momenti di scarsità di tempo, ci dedichiamo ogni volta ad un obiettivo differente.

Tentando di fare un passo in mille direzioni diverse di fatto non raggiungeremo mai nessuna  meta.

Ma il bello viene proprio qui.

Raggiungendo prima il singolo obiettivo prioritario sul quale siamo pienamente focalizzati sarà molto più facile liberare energia, tempo e risorse per conseguire al meglio anche gli obiettivi secondari e non prioritari.

 

•Quarto step – Scomponiamo

Benissimo.

Abbiamo definito il nostro obiettivo prioritario.

Abbiamo definito la piccola prestazione che ci impegneremo ad eseguire prima di ogni altra cosa, senza se e senza ma, nel corso dell’anno.

Adesso dobbiamo suddividere l’obiettivo prioritario in traguardi intermedi.

Non dobbiamo più pensare all’anno di dodici mesi ma dobbiamo ragionare in temini di trimestri.

Il motivo è anche abbastanza semplice.

Molti di noi si lasciano prendere dalla foga, partono in quinta e scaricano tutta la propria adrenalina nei primi mesi dell’anno salvo poi mollare l’osso quando si presentano le prime pressioni e i primi ostacoli.

Ci si risveglia quindi a settembre quando mancano pochi mesi alla conclusione.

La fine dell’anno sembrava distante ed invece è quasi già arrivata.

Inseguendo traguardi intermedi sfruttiamo invece quella pressione positiva molto familiare a chi già conosce la legge di Parkinson.

Il nostro orizzonte temporale non sarà più il 31 dicembre, bensì il il 31 marzo.

Scomponiamo quindi il nostro principale obiettivo annuale in traguardi trimestrali.

 

Quinto step – Tabella di marcia settimanale

Obiettivi anno nuovo

Siamo alla fine.

Settimana dopo settimana dovremo solo definire i risultati che ci impegniamo a conseguire.

Se il mio traguardo intermedio trimestrale è quello di scrivere i primi due capitoli di un libro da concludersi entro fine anno (obiettivo prioritario) un piano di azione settimanale potrebbe essere questo.

Settimana 1

  • Stesura bozza di 10 mila parole entro domenica

oltre questa prestazione incentrata sul mio obiettivo prioritario definirò anche gli output relativi ad obiettivi secondari, quindi..

  • 3 sessioni di training in palestra
  • 2 sessioni di nuoto (un’ora cada una)
  • Pratica chitarra (5 pomodori)

Come vediamo c’è un obiettivo prioritario sul quale volgeremo la nostra più totale attenzione nel momento in cui momenti di pressione e mancanza di tempo ci costringeranno a scegliere tra un obiettivo e l’altro.

Questo non impedisce di perseguire anche obiettivi secondari.

Andremo a lavorare su quelli quando il bicchiere dedicato alla nostra prestazione quotidiana principale sarà già stato pienamente riempito.

Gli output che ci impegniamo a realizzare andranno ovviamente definiti settimana dopo settimana, avendo cura di procedere ad una revisione settimanale così da capire cosa è stato fatto e cosa no, e procedere alla definizione del programma per i prossimi sette giorni.

That’s it.

Come vedi i passaggi sono semplici, pratici e concreti.

Ritagliamoci del tempo e diamo una buona direzione a questo nuovo anno al fine di renderlo produttivo come mai nessun altro prima.

I miei migliori auguri per un indimenticabile anno nuovo,

Carlo