La gente non è pigra. Semplicemente ha mete svigorite, mete che non ispirano affatto.
Anthony Robbins
Lascia che ti faccia una domanda scomoda.
Sai già qual è la differenza tra motivazione e forza di volontà?
Ad entrambe abbiamo dedicato ampi spazi all’interno del blog ma forse non ci siamo mai pienamente addentrati nel merito di come l’una sia differente rispetto all’altra.
A mio avviso la distinzione è semplice.
Scopriamola assieme 😉
Motivazione
La motivazione è una scarica di energia e di entusiasmo che ci porta ad inseguire un nuovo percorso.
Sorge nel momento stesso in cui decidiamo di compiere un passo in avanti.
Quel momento in cui non ci limitiamo più a parlare di qualcosa di vago ma ci mettiamo in moto per fare succedere le cose e progredire nella nostra vita.
Tracciamo una linea sulla sabbia e ci impegniamo per portare la nostra vita al prossimo livello.
La motivazione è quindi la scintilla iniziale.
Ci viene, inoltre, nuovamente in soccorso tutte le volte in cui stimoli interni (il nostro fuoco interiore) o esterni (una lettura stimolante, una chiacchierata incoraggiante, una canzone elettrizzante, ecc.) tornano ad ispirarci e a darci quella scarica di adrenalina.
La motivazione, eppure, non dura, e lo vediamo nel fatto che siamo tutti ultra motivati a Capodanno mentre poi, a distanza di solo qualche settimana, i nostri propositi vanno già a belle signorine.
E questo succede perché una volta che la motivazone si è dissipata non abbiamo abbastanza forza di volontà.
Forza di volontà
La forza di volontà, o autodisciplina, d’altra parte, è ciò che ci porta, con costanza e durabilità, a proseguire lungo il nuovo percorso intrapreso.
Questo avviene, ed è importante sottolinearlo, nonostante le frustrazioni, le delusioni e le difficoltà che arriveranno a frapporsi tra noi e la nostra meta.
Proprio in questo articolo abbiamo anche illustrato alcune semplici tecniche per rinvigorire la forza di volontà, questo nostro muscolo mentale.
Dopo la scintilla iniziale, quella grande scarica di motivazione, è solo la nostra forza di volontà a farci tirare dritto verso la meta.
Allora, perché ci sentiamo svogliati?
Ciò che voglio evidenziare attraverso questo post è una mia personale riflessione che spero possa aiutare a portare chiarezze e conferme in molti di noi.
La motivazione e la forza di volontà giocano due ruoli complementari in vista di un unico fine.
Il raggiungimento del nostro obiettivo.
Nè l’una nè l’altra dovrebbero mai mancare.
Se ci sentiamo costantemente svogliati nell’eseguire una determinata attività le ragioni non possono che essere due.
1 • Svolgimento di attività antipatiche, noiose e faticose.
Delle rotture di balle in sintesi.
Si tratta, come sappiamo, di incombenze sgradite, nello studio cosi come nel lavoro.
Attività frapposte tra noi ed il nostro traguardo, e che devono essere necessariamente superate (con, appunto, forza di volontà) se realmente aspiriamo a quel particolare ideale di successo.
Altra ragione, e che apre invece una riflessione più profonda, è la seconda.
Vediamola assieme.
2 • Stiamo davvero inseguendo un obiettivo nostro?
Se ci sentiamo svogliati nello svolgere una determinata attività ciò potrebbe essere dovuto al fatto che l’obiettivo in questione non ci entusiasma e non viene avvertito come realmente nostro.
Ci sentiamo costretti ad inseguire, sì con displina e ferrea forza di volontà, mete e traguardi che in fondo però non ci appartengono.
In questi casi agire nonostante tutto e tutti non è la scelta giusta.
Non voglio suonare troppo romantico ma la verità è che la nostra vita è breve e non possiamo permetterci di lasciarla andare tutta quanta via inseguendo ideali e traguardi che non sono realmente nostri.
Dobbiamo imparare a dire di no ad aspirazioni che non sono nostre, e, almeno gradualmente, cominciare a costruire nuovi percorsi attraverso i quali esprimere chi siamo veramente.
Sentirsi realizzati è un diritto, non un privilegio. Tutti abbiamo diritto di sentirci ispirati quando andiamo al lavoro, di essere circondati dalla stima dei colleghi e di tornare a casa, la sera, con la sensazione di aver contribuito a creare qualcosa più grande.
Simon Sinek. Trova il tuo perché
(Lettura consigliata)
Dobbiamo imparare a focalizzare le nostre energie su quegli obiettivi e quelle mete in grado di risvegliare in noi il fuoco interiore e la voglia di agire.
Qualora così non fosse il rischio diventa quello di condurre una vita distante dalle proprie autentiche vocazioni e di lasciare alle proprie spalle soltanto una valanga di rimpianti.
“Ah Carlè. Ma non è facile”
Verissimo.
Ti dirò di più.
Ci saranno momenti davvero difficili, nei quali soffriremo per fatica e mancanza di risultati.
Ci saranno momenti in cui avremo la tentazione di mollare tutto e tornare alla nostra solita e normale esistenza.
Fa parte del processo.
Io stesso li ho vissuti e li vivo.
Rimango però dell’idea che il prezzo del rimpianto sia sempre il più caro da pagare.
Spero quindi che questo articolo venga accolto come spunto di riflessione per comprendere se quanto eseguiamo giorno dopo giorno sia coerente o meno con le nostre autentiche aspirazioni e spero aiuti a mettere in chiaro se stiamo realmente mettendo la nostra forza di volontà al servizio degli obiettivi nostri o al servizio di quelli altrui.
Noi ci leggiamo al prossimo articolo.
Un abbraccio,
Carlo