Ogni viaggio lo vivi tre volte: quando lo sogni, quando lo vivi e quando lo ricordi.

(Anonimo)

Ebbene sì: ancora fresco di laurea sono tornato nella bella Palermo.

Proprio qui scriverò il mio primo post in qualità di giovane dottore disoccupato, e lo dedicherò ad un argomento che mi sta molto a cuore.

Indovina infatti un po’… oggi parleremo di viaggi 😉

Oooh bravo Carletto, auguri per la laurea. Ora veloce che sto prenotando le vacanze; chemmi suggerisci?? Ibiza, Mykonos o Formentera???

Frena, frena, frena.

Parleremo di viaggi, è vero. Ma andremo ben oltre i viaggi estivi della vida loca assieme ai tuoi “banana brò”.

Qui parleremo di viaggi in solitaria.

Ne scopriremo benefici, vantaggi e possibilità.

Fidati di me, continua a leggere e scoprirai tante cose interessanti 😉

 

La mia esperienza

Palermo, aeroporto Punta Raisi. Alba al momento dell’imbarco

Buy the ticket, take the ride.

Ti dirò la verità.

In questi ultimi anni mi sono accorto di quanto viaggiare abbia plasmato il mio carattere e definito chi sono oggi.

Guardandomi indietro ho potuto connettere i punti e capire in che misura ogni singolo viaggio abbia riequilibrato l’asse della mia vita, indirizzandolo (più o meno intensamente) lungo una nuova traiettoria. In fondo questo stesso blog è nato grazie a un viaggio, o meglio grazie a una fantastica mobilità Erasmus.

In particolare, tra i viaggi che più si sono rivelati per me entusiasmanti e ricchi di sorprese ci sono i viaggi in solitaria.

Quelli armati solo di zaino in spalla, gambe allenate e tanta voglia di esplorare.

Quelli che ti fanno tornare a casa con il viso ancora pieno di stupore ed emozione, e il cuore ricco di ricordi che ti accompagneranno una vita intera.

Ti dirò di più.

Per molti miei amici il discorso è invece profondamente diverso: non capiscono perché mai una persona sana di mente dovrebbe intraprendere un viaggio in solitaria.

Mi chiedono se non ho paura di perdermi, di essere rapito dagli umpa lumpa o di finire sbranato dai leoni.

Io rispondo sempre così:

Prova, armati di coraggio, fallo pure tu. Mi ringrazierai al ritorno.

Questo è un articolo quindi dedicato a tutti coloro che, per timori vari, non hanno mai ancora intrapreso un viaggio in solitaria.

Vedremo assieme quali sono i principali benefici del viaggiare da soli e stare per un po’ lontani dal comfort di casa e delle solite abitudini di vita.

Sei pronto?

Cominciamo 😉

 

Apertura

Amicizie d’ostello. Panorama dal Museo Universitario di Breslavia

Non ci sono estranei, solo amici che non hai ancora incontrato.

William Butler Yeats

C’è una cosa importante di cui mi sono accorto.

Quando viaggiamo con amici tendiamo (com’è giusto che sia) a rimanere tutti assieme.

Rimaniamo chiusi nel guscio sicuro del gruppo e trascorriamo la quasi totalità del tempo gli uni con gli altri.

Questo è rassicurante e rinsalda anche la nostra buona amicizia. Verissimo.

Ma i motivi per cui viaggiamo sono anche altri.

Viaggiamo perché desideriamo mettere alla prova le nostre skills sociali, sfidare le nostre insicurezze e affacciarci spontaneamente verso nuove amicizie.

Viaggiamo perché vogliamo varcare i cardini della nostra bolla di sicurezza e vedere così fin dove siamo in grado di spingerci.

Viaggiamo perché vogliamo parlare in lingua locale ed immergerci in esperienze di vita profondamente diverse da quelle a cui siamo già abituati.

Ti darò solo un paio di esempi personali:

  • Se fossi stato in gruppo, probabilmente, in questi anni, una gentile famiglia locale a Sighisoara (Romania) non mi avrebbe invitato al suo tavolo per trascorrere assieme una serata folkloristica in compagnia di ottimo vino e deliziosi piatti locali
  • Così come magari a Sinaia – piccola località in prossimità della Transilvania – non avrei trascorso un weekend indimenticabile in giro per la città con ragazze e ragazzi del posto conosciuti la mattina stessa in occasione di una visita al castello

Viaggiare da soli

Castello di Peleș. Sinaia
  • Ancora, se fossi stato in gruppo probabilmente non avrei conosciuto in ostello a Firenze un giovane addetto marketing di Bilbao e una coppia spagnola. Con queste amicizie improvvisate avrei poi condiviso tante risate e una memorabile cena di Natale
  • O magari a Breslavia, non avrei incontrato una concittadina palermitana con la quale sarei andato a ballare e ad assaporare deliziosa Vodka Soplica nei locali dell’affascinante old town polacca

Mi segui?

Viaggiare da soli ci costringe a superare la timidezza e a mettere velocemente da parte remore e titubanze varie.

Un sorriso e sincera apertura verso il prossimo sono tutto ciò di cui avremo bisogno 😉

 

Resilienza

Couchsurfing a Nîmes. Alba dall’appartamento della mia host francese

La vita non è sempre come uno vorrebbe che fosse, ma viverla al meglio così com’è è l’unico modo per essere felici.

Lady Randolph Churchill

Possiamo starne certi.

Ci passeremo anche noi.

  • Un treno perso all’ultimo
  • Un bagaglio smarrito
  • Un cellulare rubato nella metro ad Atene (sì, ne so qualcosa)
  • Zero soldi in tasca e un tetto sotto il quale dormire trovato all’ultimo su Couchsurfing

Mille imprevisti e cambi di programma di fronte ai quali dovremo cavarcela noi soltanto.

È per questo motivo che viaggiare da soli mette incredibilmente alla prova la nostra resilienza e la nostra capacità di adattamento.

Ti dirò la verità.

Sul momento potremo sentirci colti alla sprovvista e impreparati.

Rimpiangeremo alcune scelte fatte, e magari diremo anche a noi stessi: “Ma chi me l’ha fatto fare? Potevo starmene a casa”.

Alla fine di tutto ci accorgeremo però di una cosa molto importante.

Ognuna di quelle esperienze ci avrà aiutato sotto tanti aspetti a crescere, rivelandosi per noi in un’autentica palestra di vita.

Capiremo in che modo ognuno di quegli inconvenienti ha forgiato il nostro carattere e contribuito a definire la persona che siamo oggi.

E sai che c’è?

Forse – alla fine di tutto – un bel giorno di quegli inconvenienti arriveremo persino ad essere grati.

 

Flessibilità

Budapest – Bastione dei Pescatori. Prima tappa di un solo-travel lungo le capitali del Danubio

La saggezza è sempre in movimento, ed è una questione di flessibilità più che di rigore.

James Richardson

Sarò sincero con te su questo.

Mentre amo comunque viaggiare con la mia ragazza o con pochi amici fidati, c’è una cosa che non ho mai gradito (e che forse non gradisci particolarmente nemmeno tu).

Parlo dei viaggi in comitiva.

Sì, esatto.

Parlo delle ciurme di speranzosi ed esaltati viaggiatori (solitamente gruppi di coppie) che una volta arrivati a destinazione non troveranno mai accordo sul programma della giornata.

Parlo anche delle fiumane di turisti (col pacchetto già interamente organizzato) che per tutto il viaggio non faranno altro che seguire con apprensione una guida che sventola una bandierina colorata.

Quando viaggiamo da soli, al contrario, nessuno dirige il viaggio se non proprio noi stessi.

Possiamo cambiare la nostra agenda in qualsiasi momento senza doverne prima dare giustificazione a nessuno.

Possiamo abbandonarci all’imprevedibilità del viaggio ed emozionarci in nuove avventure non programmate.

 

Riflessione

Bratislava. Contemplando questa meravigliosa vista pensavo già alla stesura del post

La solitudine può portare a forme straordinarie di libertà.

Fabrizio De André

Ai miei occhi è e resta il più grande beneficio.

Amo viaggiare da solo perché mi permette di stare con me stesso in nuovi meravigliosi posti.

Mi permette di spegnere le distrazioni esterne e di riflettere.

Riflettere su cosa?

Semplice:

  • Riflettere su come guido le mie giornate e sulla direzione lungo cui ho impostato la rotta della mia vita
  • Riflettere sulle mie più autentiche aspirazioni e sui prossimi traguardi che intendo raggiungere

In tutti quei momenti sgombro la mente da ogni preoccupazione o aspettativa esterna. Disattivo il pilota automatico, faccio un passo indietro e guardo le cose nel loro insieme.

A mente lucida capisco quindi se sono dove vorrei realmente essere, o se devo cambiare qualcosa.

Torno quindi a casa forte di nuove certezze e nuovi propositi su come intendo portare la mia vita al prossimo livello.

 

Conclusioni

Spero dunque questo articolo ti abbia ispirato e fatto trovare un po’ di coraggio.

Ti auguro veramente (almeno una volta in vita tua) di intraprendere un viaggio in solitaria.

Fidati di me: sarà un’esperienza che ti cambierà in meglio.

Prima di salutarci vorrei solo condividere con te uno dei miei aforismi preferiti:

Tra vent’anni sarai più deluso dalle cose che non hai fatto che da quelle che hai fatto. Perciò molla gli ormeggi, esci dal porto sicuro e lascia che il vento gonfi le tue vele.

Esplora. Sogna. Scopri.

Mark Twain

Ci leggiamo al prossimo articolo.

Un abbraccio,

Carlo

 

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