Forse l’audace non vivrà per sempre, ma chi è troppo cauto non vive affatto.

Richard Branson

Se mi segui da un po’ lo sai bene: sono oramai anni che studio la crescita personale.

Ad oggi avrò letto un’infinità di libri, studiato e applicato innumerevoli tecniche, e condiviso su questo blog più di un centinaio di articoli.

Proprio attraverso la crescita personale ho imparato a guardare in modo diverso tutto ciò che mi circonda. E in particolare ho imparato a prestare maggiore attenzione alle persone.

Mi spiego.

Nel corso degli anni ho visto molta gente a me vicina affermarsi e raggiungere risultati importanti.

Ho visto persone diventare quelle che, secondo gli standard convenzionali, potremmo definire persone di successo.

Allo stesso tempo ho visto tanti altri abbandonarsi ad una vita di inerzia. Una vita in balia degli eventi esterni, in cui ci si accontenta di quello che piove addosso e si trovano giustificazioni attraverso limitanti slogan come:

“Tanto c’è crisi”

È tutta questione di fortuna”

“In Italia tanto non funzionerebbe”

“Non ho tempo”

“Se non lo ha già fatto nessuno perché dovrei riuscirci proprio io?”

Luoghi comuni normalmente recitati con aria pigra seduti sul divano davanti un televisore che rigurgita da quattro ore telegiornali, Temptation Island, ed altro intrattenimento di poco conto. ( Ti ho beccato eh ? 😉  )

E cosi è maturata in me una consapevolezza.

Ho capito che a distinguere le persone di successo dalle persone mediocri è più una questione di ciò che si smette di fare piuttosto che di quello che si fa.

Ecco quindi com’è arrivata l’ispirazione per questo post.

Vediamo assieme 7 cose che le persone di successo NON fanno.

 

Si distraggono

Persone di successo

È così facile lasciarsi distrarreper cui cerco di non fare mai più di una cosa per volta.

Elliott Gould

Sarò sincero.

Una delle persone più interessanti che abbia mai conosciuto è stata un mio docente della Romanian-American University di Bucarest.

Un insegnante che, nonostante la giovane età, vantava già un’importante carriera politica e rilevanti traguardi imprenditoriali.

Una delle prime persone che, con certezza, ho classificato di successo“.

Una di quelle che, insomma, ci aspetteremmo sempre impegnate e col telefono intasato da messaggi e chiamate.

Ed effettivamente era così. Ma qui viene il bello.

Non ha mai, e ripeto mai, interrotto una conversazione con noi studenti per rispondere ad una telefonata.

Anche durante una chiacchierata seduti assieme al bar dell’università i suoi affari erano altrove.

Avevamo sempre e comunque la sua più assoluta concentrazione.

Ci ascoltava e ci restituiva indietro i migliori suggerimenti possibili.

Bene. Cosa c’entra questo ti starai chiedendo. Che te ne frega a te?

Te lo spiego subito 😉

Rivolgiamo adesso lo sguardo alle nostre vite. Cosa succede quando siamo seduti al tavolo con un amico?

Nel 90% dei casi dopo due minuti avremo già preso il telefono in mano per controllare notifiche, news e likes.

Facciamoci caso: persino quando mangiamo non riusciamo più a gustarci genuinamente cosa abbiamo sul piatto.

Buona probabilità è che staremo invece facendo swipe sullo smartphone con uno sguardo ipnotizzato e senza curarci nemmeno di quanto stiamo masticando.

E da qui la prima considerazione.

Le persone di successo sono presenti nel momento. Fanno una cosa alla volta, e la fanno col 100% della loro concentrazione.

Le persone comuni, al contrario, sono incapaci di gestire la propria attenzione. Interrompono quanto stanno facendo al suono di ogni notifica. Cercano di seguire più cose allo stesso tempo, finendo così però solo per ottenere risultati mediocri in mille direzioni diverse.

 

Parlano troppo

Persone di successo

Ci vogliono due anni per imparare a parlare e cinquanta per imparare a tacere.

Ernest Hemingway

Lo ammetto.

In questo blog sono stato spesso duro verso i chiacchieroni.

Gente che si vanta e si attribuisce risultati ben prima di esserseli meritati attraverso la concretezza delle azioni.

Ci sarà familiare qualche esempio.

Quante volte sui social ci immortaliamo in palestra, o in biblioteca, mentre scriviamo la tesi, o ancora ogni volta che intraprendiamo un nuovo progetto?

Usiamo subito captions esaltanti come “No pain no gain”, “Imprenditore a lavoro”, “Future businessman on the way”,  per citarne solo alcuni.

Sbandieriamo ai quattro venti piani, progetti e intenzioni. Esibiamo strade spianate verso il successo inseguendo però solo likes e conferme in grado di farci sentire più in avanti in quello che stiamo facendo.

Ma di fatto non abbiamo ancora mosso un dito.

L’amara verità è che chiacchiere e lavoro si annullano a vicenda.

Le persone mediocri parlano molto e agiscono poco.

Le persone di successo parlano poco e agiscono molto.

 

Non ascoltano

Persone di successo

Parlare è un bisogno, ascoltare è un’arte.

Goethe

Rivolgiamo nuovamente lo sguardo a noi stessi.

Cosa succede di solito durante un incontro tra colleghi o conoscenti?

Te lo dico io. Spesso mostriamo poco interesse al punto di vista chi ci sta di fronte. Siamo interessati solo a noi e a quello che ci riguarda.

Già, proprio così.

Interrompiamo chi ci sta di fronte per dire subito cosa abbiamo fatto NOI, cosa pensiamo NOI, come quella cosa riguarda NOI.

La parola che più pronunciamo è IO.

Io di qua, io di là. Io penso questo, io farò quell’altro.

IO, IO, IO, IO.

Pensiamo di renderci così più interessanti, ma in realtà stiamo solo mostrando poca empatia verso chi ci sta di fronte.

Cambiamo atteggiamento.

Ascoltiamo chi ci sta di fronte, lasciamo che sia lui a fare buona parte della conversazione, mettiamolo a proprio agio e cerchiamo anche di assimilare informazioni e nuovi punti di vista che potrebbero tornarci utili.

Le persone di successo mantengono la bocca chiusa e le orecchie aperte.

Le persone comuni mantengono la bocca aperta e le orecchie chiuse.

 

Interrompono ogni nuovo progetto

Persone di successo

Il segreto del successo è costanza nei propositi.

Benjamin Disraeli

Lo sappiamo bene: la nostra è la società del voglio tutto ora e subito.

Ci immergiamo in ogni nuovo progetto pieni di entusiasmo, partiamo in quinta, urliamo ai quattro venti che niente e nessuno ci potrà fermare.

Tutto bellissimo. Poi puntualmente succede qualcosa.

Arrivano le distrazioni, le prime difficoltà, i momenti difficili.

A poco a poco molliamo la presa, cediamo alle tentazioni, caschiamo negli inviti di troppo degli amici e alle uscite di puro cazzeggio.

I risultati del nostro progetto, nel mentre, ancora non arrivano. Cominciamo a pensare: Ma chi me lo fa fare, tanto non ottengo niente“.

E così, poco dopo, abbandoniamo definitivamente tutto prima di lanciarci dopo qualche settimana su un nuovo progetto caldo.

Le persone di successo al contrario perseverano.

Lavorano con grinta su ciò che intendono portare a termine.

Mantengono inflessibilmente le loro abitudini giornaliere orientate verso un risultato. E lo fanno sia col buono che col cattivo tempo.

Sia quando i risultati cominciano a vedersi sia quando i risultati, specialmente all’inizio del percorso, mancano del tutto.

 

Guardano troppa televisione

Persone di successo

Trovo la televisione molto educativa: appena qualcuno l’accende vado in un altra stanza a leggere un libro.

Groucho Marx

Certo.

A chi di noi non piace dopotutto spaparanzarsi sul divano davanti alla TV dopo una pesante giornata di lavoro (magari ingurgitando le solite news di cronaca nera)?

O magari abbandonarci alla nostra serie preferita su Netflix?

L’amara verità è la seguente.

Se dopo il lavoro, l’università e gli impegni familiari abbiamo già poco tempo per lavorare sui nostri progetti forse è il caso di amministrare quel poco che ci rimane in maniera un po’ più saggia.

Ricordiamoci infatti una cosa.

Ognuno di noi ha lo stesso identico ammontare di ore ogni giorno.

Alcuni di noi dilapidano il poco tempo disponibile di fronte a telegiornali, gossip, reality shows e serie TV.

Altri di noi invece riescono ad adoperare le poche ore residue per muovere un passetto più avanti, giorno dopo giorno, verso il proprio obiettivo.

 

Non studiano

Persone di successo

Nessuna giornata in cui si è imparato qualcosa è andata persa.

David Eddings

Molti di noi pensano che studio e apprendimento si concludano con gli studi universitari.

La realtà è esattamente l’opposto.

Mai come al giorno d’oggi le nostre conoscenze e le nostre abilità sono presto destinate a diventare obsolete.

Per evitare di farci divorare dall’onda del progresso dobbiamo avere umiltà. Dobbiamo accettare che non sappiamo tutto, e quello che già sappiamo nel giro di pochi anni potrebbe non essere più abbastanza.

Se vogliamo rimanere dei player attivi nel nostro settore dobbiamo rimanere studenti.

Per essere e rimanere grandi tutti dobbiamo sapere cosa vi è stato prima, cosa sta succedendo adesso e cosa ci riserva l’avvenire; dobbiamo interiorizzare i fondamenti del nostro dominio e di ciò che ci circonda, senza calcificarsi o rimanere bloccati nel tempo; dobbiamo imparare costantemente.

Ryan Holiday

 

Incolpano gli altri

Persone di successo

Due rette parallele non si incontrano mai e ognuna insiste a dare la colpa all’altra.

Azael

Più volte in questo blog abbiamo chiarito un altro importante aspetto.

Il punto di partenza per prendere in mano la nostra vita è quello di assumerci la piena responsabilità delle persone che siamo oggi e di quello che abbiamo ottenuto.

E ti spiego subito il perché.

Ci sono indubbiamente eventi esterni che non possiamo controllare e di fronte ai quali non possiamo fare assolutamente niente.

Eventi dinanzi ai quali non abbiamo alcun margine di controllo e che possiamo solo accettare.

  • Tensioni politiche che danneggiano la nostra impresa di import-export.
  • Un nuovo algoritmo di Google che penalizza il nostro sito, riducendo drasticamente il numero dei visitatori.
  • Un terremoto in Emilia, come quello purtroppo avvenuto nel 2012, che danneggia gravemente la nostra produzione alimentare.

Ci sono variabili di fronte alle quali siamo semplicemente impotenti.

Detto questo è pur sempre vero che abbiamo piena responsabilità sulle risposte e sugli atteggiamenti che assumiamo dinanzi a ciò che ci capita.

Possiamo piangerci addosso o possiamo accettare le circostanze esterne.

Possiamo piagnucolare o possiamo focalizzarci su come venire a capo del problema.

Possiamo maledire la sfortuna che ci dà sempre addosso o possiamo riflettere su quali siano le azioni che ci rimetteranno in carreggiata e ci avvicineranno al successo nonostante le variabili esterne (leggi: nonostante la sfiga).

Eppure spesso rimaniamo solo dei piagnucoloni.

Rimaniamo paralizzati nel nostro immobilismo, ci lamentiamo di quanto tutto vada male, di come la vita sia ingiusta, e di come sia tutta colpa dei politici (e Renzi ke fa!!?)

Al posto di rimboccarci le maniche e lavorare su quelle variabili che siamo già in grado di controllare, troviamo sempre un novero di scuse e di persone da incolpare per giustificare la nostra mancanza di intraprendenza.

E qui veniamo al punto.

Le persone di successo vedono nei problemi e nei momenti difficili delle situazioni temporanee a capo delle quali venire attraverso un atteggiamento proattivo e lucidamente ottimista.

Le persone che non hanno successo affrontano quegli stessi problemi con fare disfattista e arrendevole, mirando prima di ogni altra cosa ad individuare un colpevole per le proprie disgrazie.

 

Conclusioni

Queste dunque le abitudini che, a mio avviso, distinguono le persone che non hanno successo da quelle che invece lo raggiungono.

Cosa ne pensi? Ne conosci altre?

Noi ci leggiamo al prossimo articolo.

Un abbraccio,

Carlo

 

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