Non è importante quanto hai studiato.
E’ più importante quanto hai assorbito e capito di ciò che hai studiato.
Bruce Lee
Ebbene sì. Oggi parleremo di un argomento ben familiare ad ogni studente universitario.
Il prendere appunti a lezione.
Scopriremo quali sono gli errori principali che (troppo spesso) commettiamo ogni qual volta ci apprestiamo a seguire in aula i lunghi monologhi dei professori.
Ti dirò una cosa.
Dopo anni di esperienza universitaria ho individuato 5 errori più comuni degli altri. E sono sicuro che anche tu, almeno una volta, sei cascato in uno di questi 😉
Curioso di scoprire quali sono? Vediamoli subito assieme 😉
Il velocista
Diciamoci subito la verità. Nessuno di noi ha ancora il super potere della scrittura istantanea.
Nessuno di noi può prendere nota di ogni parola pronunciata a lezione.
Capisci dove voglio arrivare?
A meno che il docente non abbia la velocità espositiva di un bradipo nano, sarà fisicamente impossibile per noi tenere traccia di ogni sua parola. E anche qualora vi riuscissimo, nella fretta di stendere giù (a mo’ di aspirapolvere) ogni singola sillaba emessa, non avremo tempo per comprendere quanto stiamo scrivendo.
Il risultato? Tante parole sul foglio ma poco significato nella testa.
Nella mia esperienza è sempre stato molto più produttivo alzare gli occhi dal foglio, prestare attenzione alla spiegazione per coglierne il senso e gli argomenti chiave, e solo allora stendere giù gli appunti.
Prendere appunti colorati
Ne sono certo: gli sfegatati degli appunti multicolor arriveranno ad odiarmi. Ma dirò comunque come stanno le cose nella vita reale.
Andiamo a lezione per seguire (e comprendere) una spiegazione, non certo per dipingere discutibili capolavori di arte contemporanea.
Questo semplice concetto sembra però spesso sfuggirci.
A lezione siamo ossessionati dall’estetica e dalla bellezza degli appunti. Sottolineiamo col righello, usiamo il rosso qui ed evidenziamo col verde là.
Abbiamo un’intera schiera di colori posati sul banco, e perdiamo prezioso tempo per trovare quello giusto mentre il professore rigurgita in soli dieci minuti metà del programma annuale della materia.
Vorrei quindi decisamente essere chiaro su questo.
A lezione abbiamo bisogno soltanto di una penna e di un foglio.
Niente di più.
Gli appunti sono materiale grezzo. Non dimentichiamolo mai.
Il loro scopo non è quello di essere graziosi ma semplicemente quello di permetterci di annotare in maniera veloce e sintetica i concetti chiave.
Pennarelli colorati e preziosismi vari, al contrario, diventano utili quando a casa, a partire dagli appunti presi in fretta e furia, procediamo a creare buone mappe concettuali.
Perdere il filo della spiegazione
Questo probabilmente è l’errore più frequente (ed anche il più comprensibile).
No. Non mi riferisco solo ai simpaticoni che durante la spiegazione ci vorranno puntualmente parlare di fantacalcio o della biondina in prima fila.
Mi riferisco soprattutto alla durata delle lezioni.
Ho provato sulla mia pelle come sia impossibile mantenere pieni livelli di concentrazione per un’ora intera.
A Palermo più volte ho avuto docenti non disposti a concedere una sola pausa in due ore consecutive di lezione (una follia oltre che un danno per noi studenti).
Abbiamo già sottolineato quanto sia importante alternare una giusta pausa a momenti di sforzo concentrato.
Se non concediamo un break al nostro cervello possiamo stare certi che dopo un po’ sarà lui a prenderselo, e senza chiederci il permesso.
Cosa fare quindi quando il nostro professore un po’ logorroico si ostina a mandarla per le lunghe?
Il mio consiglio è quello di circondarsi di colleghi seri con i quali confrontare gli appunti dopo la lezione.
Loro, con un po’ di fortuna, avranno prestato maggiore attenzione nei momenti in cui la nostra soglia di concentrazione era bassa e viceversa.
L’unione fa la forza no? 😉
Arrivare impreparati
Questo è un altro errore che commettiamo spesso.
Ci presentiamo a lezione, ci sediamo, usciamo quaderno e penna dallo zaino, e facciamo finta di seguire.
Dai, non fare il finto tonto. Sai bene di che sto parlando 😉
A volte ho l’impressione che alcuni di noi si muovano per inerzia, mossi da un pilota automatico. Veniamo a lezione, ci sediamo e pensiamo di aver fatto la nostra parte.
L’importante – nella nostra mente – è essere presenti. Qualcosa della spiegazione ci entrerà sicuramente in testa per osmosi. Finiamo così col girarci i pollici, guardare lo smartphone e annoiarci un po’ per tutta la lezione.
Un incredibile spreco di tempo oltre che un’occasione persa.
Il modo migliore per prendere appunti è invece seguire con serietà le lezioni, arrivando (per di più) già preparati.
Sì, hai capito bene.
Ancora prima di mettere piede in aula, una preziosissima strategia è proprio quella di conoscere già l’argomento all’ordine del giorno.
Ogni docente solitamente chiude infatti la spiegazione preannunciando quale sarà l’oggetto della prossima lezione. Basterà, in ogni caso, dare un’occhiata veloce su internet per trovare l’intero programma della materia.
Aggiungerei un’altra cosa.
Arrivare preparati significa avere un’infarinatura di base che ci permetta di seguire in maniera fluida l’esposizione del docente. E per ottenerla ci basteranno in fondo solo pochi minuti di lettura dalle pagine del libro.
Lo sforzo richiesto è dunque minimo, mentre i vantaggi di questa semplice preparazione sono enormi.
Non rivedere gli appunti
L’errore peggiore.
Non ha alcun senso prendere appunti a lezione se una volta tornati a casa non li rivediamo subito.
“Carlè. Ma io ciò fame quando torno, e dopo pranzo ciò il pisolino. Non posso rivedere gli appunti”
Gli appunti sono il nostro materiale grezzo, raccolto in maniera troppo generale e veloce per avere un’utilità in sé. Lo abbiamo detto sopra. E proprio per questo dobbiamo elaborarli immediatamente.
Se aspettiamo ore (o addirittura giorni) per tornare sui nostri appunti possiamo stare tranquilli che la memoria non sarà più fresca come prima.
Forse non ricorderemo più nemmeno il perché abbiamo segnato alcune parole sul foglio.
Dobbiamo quindi tornare subito sulle parole chiave raccolte.
Il tutto non richiede nella maggior parte dei casi più di venti minuti anche se, inizialmente, proprio perché non abituati, potremmo impiegare qualcosina in più.
Ma via via sarà un processo sempre più veloce, stiamone certi.
Il vantaggio è una strada totalmente in discesa verso lo studio della materia.
Ricordiamocelo:
Maggiore attenzione dedicheremo alla corretta raccolta e rielaborazione dei nostri appunti meno tempo dovremo dedicare allo studio dai libri a casa.
Sono sicuro che questi consigli saranno utili.
Ci leggiamo al prossimo articolo.
Un abbraccio,
Carlo
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