Lo stress è il cestino della vita moderna – tutti noi generiamo scorie, ma se non le smaltiamo correttamente, si accumulano e superano la nostra vita.
Anonimo
Lo sperimentiamo ogni giorno sulla nostra pelle.
Il nostro vivere quotidiano oggi più che mai si dispiega su ritmi frenetici.
Compiti, impegni, problemi, mancanza di tempo e competizione (spesso esasperante) scandiscono le nostre giornate.
Chi rimane fermo anche solo per un istante è perduto.
Lascia che ti dica una cosa.
In un simile contesto è facile vedere dissipate le proprie energie e vederle invece rimpiazzate da un pesante carico di stress.
Già, lo stress.
Se ne parla tanto ogni giorno e molte volte in maniera inconcludente.
Forse è arrivato quindi il momento di dire in questo blog la nostra.
In questo articolo lo definiremo e sfateremo il mito dello stress sempre negativo.
Non solo: aggiungeremo qualche chicca su come prevenirlo e soprattutto su come smaltirlo quando ormai troppo.
Alla fine ho inserito anche un piccolo bonus 😉
Cominciamo quindi, e poniamoci la prima e più elementare domanda.
Cosa è esattamente lo stress?
Lo stress di cui parliamo è uno stato di costante tensione mentale.
Una inquietudine determinata dal timore di venire sopraffati dai propri problemi e dai propri impegni, di non essere in grado di venire a capo di una determinata situazione o di non farlo in tempo.
Chiarita questa definizione ci tengo a precisare un’altra cosa.
Lo stress in sé non è sempre così dannoso come ci hanno fatto credere.
Se ben dosato e alternato a momenti di giusto riposo rappresenta anzi l’ingrediente fondamentale per la nostra crescita fisica e mentale.
Un elemento in grado di guidarci oltre la zona di comfort per estendere le nostre capacità e abilità oltre i limiti cui siamo abituati.
Solo se mal gestito e accumulato in eccesso diventa un elemento dannoso per la nostra salute.
Sull’argomento abbiamo già scritto un intero articolo che credo valga il tempo leggere.
Prevenire lo stress
La domanda che adesso dovremmo porci è solo una.
Esistono rimedi naturali contro lo stress “negativo”, ossia contro lo stress eccessivo che non guida alla crescita ma solo al progressivo deperimento delle nostre energie?
Si. Esistono.
E li vedremo tra poco.
Ma prima di illustrarli ci tengo a chiarire come la prima e migliore risposta allo stress “negativo” ossia quello appunto degenerato e mal gestito, sia quella della prevenzione.
Ridurre al minimo lo stress è possibile adoperando in maniera efficace alcune tecniche che se da un lato incrementano la nostra produttività dall’altro evitano inutili dispersioni di tempo — le 3 P di Parkinson, Pareto, e Pomodoro dovrebbero ricordarci qualcosa 😉 — , ma soprattutto avendo l’accortezza di alternare sempre momenti di deep focus a momenti di deep rest.
Ti consiglio caldamente questa lettura sull’argomento: Peak Performance: Elevate Your Game, Avoid Burnout, and Thrive With the New Science of Success
Eliminare le scorie dello stress
Nel nostro corpo, comunque vada, si accumuleranno in determinate occasioni troppo stress e tensione.
Questo potrà avvenire in quei momenti particolarmente pesanti o quelle fasi piene di problemi e preoccupazioni che di quando in quando abbiamo tutti.
Cosa fare quindi?
Personalmente ho trovato particolarmente benefiche due soluzioni pratiche ed immediate.
Vediamole assieme.
- La prima, la respirazione ritmata.
- La seconda, l’esercizio fisico.
Entrambi a mio avviso sono elementi imprescindibili alla base del benessero psicofisico di una persona.
Approfondiamole e vediamo perchè non sono poi così scontate come potremmo credere.
Respirazione ritmata
Avendo uno sguardo al primo rimedio, la respirazione ritmata è un esercizio estremamente semplice che può essere praticato ritagliando una finestra temporale di dieci minuti al giorno.
Lo stile di vita odierno, come abbiamo detto sopra, ci carica di tensione.
Questa a sua volta ci induce a respirare solo con la porzione superiore del costato dando così luogo ad un blocco inspiratorio nel quale il diaframma rimane basso e nel quale non riusciamo a buttare quasi mai fuori l’aria in maniera completa.
La respirazione diaframmatica al contrario è una respirazione di pancia, in grado di alleviare la nostra tensione e rilassarci.
Basterà sedersi, o ancor meglio sdraiarsi, gonfiare la pancia durante l’atto dell’inspirazione, che durerà ad esempio cinque secondi, trattenere il respiro un paio di secondi, e sgonfiare la pancia durante l’atto dell’espirazione ad un ritmo doppiamente lento, dieci secondi quindi, trattenendo il respiro un altro paio di secondi prima di ricominciare da capo.
Sull’argomento sono sicuro troverai molto interessante questo Ted Talk.
Il diaframma è il pilastro della fiducia in se stessi.
Caroline Goyder
Esercizio fisico
Riguardo il secondo elemento, l’esercizio fisico, confesso di essere personalmente un fedelissimo della corsa giornaliera.
Occhio però, non sono un maratoneta e non ho mai misurato i miei tempi.
Non mi interessa.
Ciò che mi sta più a cuore è invece dedicare parte della mia giornata, o la mattina presto o la sera tardi, al mio esercizio quotidiano.
L’attività fisica mi regala una enorme sensazione di benessere fisico e mentale. Se effettuata la mattina presto mi dà la carica giusta per cominciare la giornata. Se praticata a tarda sera, in maniera molto leggera, mi aiuta a smaltire completamente lo stress accumulato. E questo ovviamente non vale solo per la corsa, vale per ogni tipo di attività fisica.
Andrebbe bene in fondo anche una semplice passeggiata.
Ognuno dovrebbe individuare quali particolari tipi di sport e attività fisica funzionino meglio per sè.
L’esercizio fisico presenta l’ulteriore grande beneficio della consapevolezza.
La consapevolezza che comunque possa essere andata la giornata, bene o maluccio, essendoci presi cura del nostro corpo in fin dei conti avremo sicuramente portato a casa un risultato positivo.
Il morale e la motivazione ringrazierannno.
Queste quindi due semplici soluzioni per gettare fuori un pò di stress accumulato nel corso della giornata.
Piccolo bonus
Detto questo vorrei aggiungere un piccolo bonus ed illustrare un’importante distinzione tratta dal libro Quiet. Il potere degli introversi in un mondo che non sa smettere di parlare, e che ritengo possa esserci di aiuto.
In sintesi, all’interno del libro l’autrice distingue ed approfondisce i caratteri di due contrapposte personalità.
Gli introversi e gli estroversi.
Personalmente tra le due mi sono identificato nella categoria degli introversi.
Introversi, a differenza di quanto si possa credere, non vuol dire però essere timidi. Timidi sono coloro che avvertono il peso del giudizio altrui lasciando che esso incida sulle proprie azioni e sul proprio comportamento.
Le personalità introverse, al contrario, sono socievoli e amano la compagnia, ma allo stesso tempo sono anche più riflessive ed hanno bisogno di spendere maggior tempo con se stessi per ricaricare le batterie e dissipare lo stress.
Una soluzione ottimale per queste personalità, dopo una giornata pesante, potrebbe per esempio essere quella di guardare un buon film, o di rilassarsi dinanzi un libro con una tazza di tè in mano.
All’opposto abbiamo invece le personalità estroverse, quelle che amano stare al centro dell’attenzione, quelle forse più disinibite in contesti di aggregazione sociale, ma soprattutto quelle persone che incrementano la propria riserva energetica tramite lo stare in mezzo alla gente.
Per queste personalità una buona soluzione dopo una giornata carica di stress potrebbe invece essere quella di una buona uscita con amici, magari un raduno ed un paio di birre.
Insomma, dopo le prime due soluzioni, respirazione ed esercizio fisico, credo che anche acquisire chiara consapevolezza su quale sia la nostra personalità possa fortemente aiutarci a dissipare in maniera ottimale lo stress accumulato alla conclusione di una giornata pesante.
Spero l’articolo sia stato d’aiuto.
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Carlo