La parola giusta può essere efficace, ma nessuna parola sarà mai efficace come una pausa al momento giusto.

Mark Twain

Ultimamente ne ho parlato molto all’interno del blog.

Si tratta di un argomento che sento infatti parecchio, forse perché per tanto tempo ne sono stato vittima anche io.

Di che parlo?

Parlo della frenesia quotidiana che, oggigiorno, avvolge le nostre vite.

Parlo del modo sempre più concitato col quale, in mezzo ad un ingorgo di impegni ed informazioni, guidiamo le nostre giornate.

Mi riferisco alla nostra della nostra incapacità di premere ogni tanto anche il tasto pausa.

E sull’argomento oggi impareremo qualcosa di molto utile attraverso una straordinaria iniziativa giapponese.

Ma partiamo dall’inizio.

 

Sempre di corsa

Ciao riflessione, ci prendiamo una pausa?

GinevraCardinal, Twitter

Facciamo prima di tutto questo. Rivolgiamo uno sguardo a noi stessi e alle nostre vite.

La verità è che forse ne siamo immersi al punto tale da non riuscire più a notarlo.

Ci alziamo la mattina, prendiamo un caffè al volo e attiviamo il pilota automatico.

Cominciamo a correre e a rimbalzare da un impegno all’altro.

C’è un’agenda da inseguire. Ci sono impegni da osservare. Ci sono scadenze da rispettare.

L’ingresso in ufficio alle otto. Riunioni e appuntamenti coi clienti. La carriera. I figli da prendere a scuola. Le notifiche dello smartphone che riempiono ogni minuto di pausa. Il calcetto con gli amici. L’aperitivo dopo lavoro. La coda alle poste e la chiamata al commercialista. Pranzi (o anche cene) consumati in fretta e furia prima di cominciare di nuovo a correre.

Quasi non c’è tempo per riflettere. Non c’è tempo per una veduta d’insieme.

Non c’è tempo per fermarsi un attimo e processare dove si sta andando.

Non vogliamo rimanere indietro in una società dal ritmo sempre più accelerato, o, peggio, lasciarci sfuggire un’occasione.

Tiriamo dritto e basta. A massima velocità.

 

La stazione giapponese Seiryu Miharashi Eki

stazione giapponese Seiryu Miharashi Eki vista dai binari

Pic credit: Gota_Kaze_SH11

Chi corre sempre, saprà sempre meno cose di colui che resta calmo e riflette.

Anonimo

Certo. Non sono dopotutto il primo.

Sull’argomento “pausa” si è già espressa gente ben più autorevole di me. Il CEO di LinkedIn ad esempio.

Oggi vorrei parlarti invece di un semplicissima iniziativa che viene dal Giappone.

Nel sud di questo bellissimo Paese, nella prefettura di Yamaguchi, è stata infatti creata una stazione molto particolare.

La stazione si chiama Seiryu Miharashi Eki, e significa “piattaforma vista fiume”.

La fermata si affaccia infatti sul fiume Nishiki e presenta alcune peculiarità.

Non vi sono entrate.

Non vi  sono uscite.

Non vi è nemmeno una biglietteria.

In poche parole non si può andare da nessuna parte.

Si può stare solo fermi lì, sulla piattaforma, e ammirare il panorama mozzafiato.

Il tutto fino a quando non passerà il prossimo convoglio.

Ci accorgiamo dell’utilità di questa iniziativa?

Il messaggio in fondo è chiaro.

Chi si ferma in quella stazione sceglie anche di evadere dall’incessante ritmo della frenesia quotidiana.

Sceglie di stare per un attimo con se stesso.

Si ferma con il corpo, ma anche e soprattutto con la mente.

L’iniziativa non a caso proviene dal Giappone. Paese in cui il karoshi, morte per eccessivo lavoro (sì hai letto bene), è un problema molto sentito e non più trascurabile.

Nel suo piccolo questa idea mira dunque a trasmettere una filosofia di vita molto chiara:

Ogni tanto fermati, respira, rifletti.

Seiryu Miharashi Eki

Pic credit: Kamogawa Railway

Conclusioni

Spero dunque questa piccola iniziativa nipponica spinga anche a noi occidentali a riflettere.

In mezzo agli impegni, con noi stessi e con gli altri, che dobbiamo giustamente onorare giorno dopo giorno, perché non troviamo anche il tempo di fare una semplice cosa?

Perché non premiamo il tasto Pausa?

Ritagliamoci qualche istante per guardare le cose nel loro insieme, mettere ordine nella nostra mente, fissare in chiaro le nostre priorità e le nostre ambizioni.

Cerchiamo capire se siamo sulla strada giusta o se c’è da cambiare qualcosa.

Chiediamoci se possiamo eliminare alcuni impegni superflui. Gli stessi che magari abbiamo accettato solo per compiacere amici e colleghi.

Domandiamoci come sia meglio gestire il nostro tempo, la risorsa più preziosa che abbiamo, e come sia possibile impiegarlo al meglio per raggiungere i traguardi che realmente desideriamo conseguire.

Fatta chiarezza clicchiamo quindi nuovamente sul tasto Play e torniamo a dare il meglio di noi stessi in mezzo al ritmo sostenuto della vita quotidiana.

Spero l’articolo sia piaciuto.

Noi ci leggiamo nel blog.

Un abbraccio.

Carlo

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