Lanimale umano si differenzia dai primati meno evoluti per la sua grande passione per le liste.

H. Allen Smith

Coraggio.

Diciamocelo.

Ormai la usiamo tutti.

Piano piano, la To do list è entrata nella nostra vita e, un po’ anche per moda, si è affermata nella nostra quotidianità.

E in questo post faremo quindi una cosa.

La studieremo.

Ne metteremo in chiaro pregi e difetti, e scopriremo assieme come usarla nel miglior modo possibile.

Siamo pronti? Cominciamo 😉

 

Il più grande beneficio della To do list

La memoria è l’intelligenza degli idioti.

Albert Einstein

Sarò chiaro su questo.

La To do list presenta un primo, enorme, importantissimo beneficio.

Quello di permetterci di registrare su un supporto esterno gli impegni che dobbiamo concludere.

Quello di non farci dimenticare niente.

Quello di non farci andare in pappa il cervello.

E ti spiego subito il perché.

Il cervello umano è fatto per elaborare. Non per ricordare.

Immaginiamolo un po’ come la RAM di un computer. Le attività non concluse e da portare a compimento occupano sempre più spazio all’interno della memoria disponibile, fino a sovraccaricarla.

Tutte le questioni non ancora risolte (e che non vogliamo lasciare scivolare via nel dimenticatoio), ci rimbalzano in testa giorno e notte, con contorni sfumati e poco chiari, ma procurandoci comunque affanno e tensione mentale.

Ci impediscono di mantenere alta la concentrazione nella vita di ogni giorno.

Chiaro?

Il nostro cervello è strutturato non tanto per ricordare le cose in maniera accurata e oggettiva, ma per processare informazioni e prendere iniziativa.

Impariamo quindi a delegare la faticosa attività mnemonica ad un supporto esterno.

La To do list è, a questo scopo, uno strumento perfetto.

Avremo sempre piena e immediata visuale delle questioni irrisolte che devono ancora essere portate a compimento.

 

Tutto sullo stesso piano

Luguaglianza è un degno ideale inseguito nel nome della giustizia e dei diritti umani.

Nel mondo dei risultati, tuttavia, le cose non sono mai uguali.

Gary Keller. Una cosa sola

Della to do list non ci viene però particolarmente in soccorso un altro aspetto.

Un imperdonabile difetto.

Quello di porre ogni impegno sullo stesso piano.

Ti dirò una cosa.

Abbiamo chiarito più volte in questo blog quanto sia importante destinare a buon uso il nostro tempo.

Dall’esterno siamo infatti continuamente bombardati da stimoli, pubblicità, notifiche, messaggi, news, feed sui social.

Ci sentiamo sotto pressione, vogliamo rimanere al passo e fare tutto.

Temiamo di scivolare indietro in un mondo che va sempre più veloce.

Siamo così portati a prendere sempre più impegni con noi stessi e con gli altri.

Impegni che vanno ben oltre la nostra capacità di gestione.

Dobbiamo quindi fare subito una cosa.

Dobbiamo imparare a scremare ciò che per noi è realmente importante da ciò che è solo fonte di distrazione.

Dobbiamo imparare a distinguere quello che vogliamo veramente realizzare nella vita da tutto quello che invece ci è soltanto piovuto addosso dall’esterno.

Ma non è finita qui.

Definito ciò che per noi è importante, definiti gli obiettivi che ci condurranno verso lo stile di vita che desideriamo, dovremo fare un’altra cosa.

Dovremo stabilire una priorità tra le priorità.

Dovremo stabilire una cosa sola.

Detto in maniera molto semplice:

In mezzo a tutto quello che vogliamo realizzare nella nostra vita dobbiamo imparare a inseguire un singolo obiettivo per volta.

E ti spiego subito il perché.

Seguimi perchè andremo ad applicare questo ragionamento sulla nostra to do list e aumenteremo a dismisura la nostra produttività.

 

Una priorità tra le priorità

Spuntare le caselle sulla lista delle cose da fare non significa necessariamente progredire. Focalizzarsi sulle priorità è quello che più conta.

Frank Sonnenberg

Non c’è bisogno che te lo dica io.

Il raggiungimento di un obiettivo non è frutto di un momentaneo rush euforico nel quale ci impegniamo a mille un paio di giorni e poi molliamo la presa.

Tutto il contrario.

Raggiungiamo un obiettivo quando portiamo avanti le nostre abitudini con forza di volontà, anche e soprattutto dopo che l’adrenalina iniziale è già scivolata via.

Eseguiamo la nostra piccola prestazione giornaliera, e lo facciamo sia col buono che col cattivo tempo.

Sia quando ne abbiamo voglia sia quando vorremmo cazzeggiare su Instagram.

In poche parole raggiungiamo un obiettivo quando diventiamo discepoli della costanza.

Le piccole prestazioni giornaliere, in sé ben poco significanti, si costruiscono l’una sull’altra e facendo ciò, nel lungo termine, ci regalano quel risultato che all’inizio sembrava ancora distante e irragiungibile.

Chiaro?

Quando invece ci dedichiamo ogni giorno a rincorrere un obiettivo diverso stiamo di fatto facendo un passetto in avanti in mille direzioni diverse senza costruire un bel niente.

Non andiamo a far leva su quel piccolo risultato che avevamo già ottenuto il giorno precedente.

Finiamo così per inseguire tante lepri senza di fatto catturarne nemmeno una.

La to do list, ponendo ogni compito sullo stesso piano, ci porta a fare proprio questo.

Considera alla stressa stregua il nostro impegno sulla tesi di laurea, il nostro piano di allenamento per la maratona cittadina, e la nostra preparazione al nuovo concorso pubblico per un posto al ministero.

Ma quale tra questi è il più importante?

Quando torneremo a casa stremati dopo una giornata di lavoro, lezioni, e impegni familiari, e dovremo scegliere una cosa sola, a cosa decideremo immancabilmente di dedicarci?

Altre cose riportate sulla to do list sono semplicemente fini a se stesse ed esauriscono la loro utilità nel momento in cui sono concluse.

Il cambio stagione, la camera da ordinare, la chiamata all’idraulico per aggiustare la guarnizione del rubinetto che perde.

Tutto questo è posto sullo stesso piano delle cose più importanti.

Capito?

Il mio suggerimento è quindi quello di imparare a stabilire ogni giorno, in mezzo a tutto quello che dobbiamo portare a termine, una singola priorità.

Una prestazione giornaliera coerente con l’obiettivo principale che in questo momento stiamo inseguendo.

Una prestazione realizzata la quale, a prescindere da tutto quello che riusciremo a concludere dopo, la nostra giornata avrà comunque avuto un senso.

Personalmente per fare ciò uso questa estensione.

Momentum.

To do list

Ogni volta che apro la mia home page su Google ho la possibilità di definire la mia to do list e, soprattutto, in grande al centro, la mia priorità del giorno.

 

Conclusioni

Impariamo dunque a usare la to do list nel modo corretto.

Impariamo a stabilire una priorità in mezzo a tutte le cose che dobbiamo fare.

Quella piccola prestazione giornaliera darà significato alla nostra giornata a prescindere da tutto quant’altro sarà poi stato concluso e ci farà andare a letto con la consapevolezza di aver reso anche quella giornata produttiva.

Quel piccolo passettino, costruito sui precedenti, ci avvicinerà sempre più al nostro obiettivo principale.

Buona chiarezza dunque, e buon lavoro.

Un abbraccio,

Carlo