Più grande è il budget peggiori sono le idee. Più piccolo è il budget migliori sono le idee.

Francis Ford Coppola

Forse l’hai studiata anche tu (trovandoti, quindi, faccia a faccia con le sue complesse operazioni di calcolo).

O forse ancora rappresenta proprio ciò che ti dà lavoro in questo esatto momento.

Di che parlo?

Parlo della contabilità.

Una delle materie più importanti (e temute) per ogni studente di economia.

E proprio dalla contabilità otterremo oggi un prezioso insegnamento. Approfondiremo la tecnica contabile dello Zero Based Budgeting, scoprendo cosa sia e come possiamo impiegarla per ottimizzare al meglio la nostra vita.

Continua a leggere. Se sei una persona piena di impegni questo articolo ti sarà molto utile 😉

 

Cosa è lo Zero Based Budgeting

So benissimo che la metà del mio bilancio per la pubblicità è sprecata; purtroppo non so però quale metà.

John Wanamaker

Normalmente succede questo.

Verso la conclusione dell’anno (in autunno di solito), ogni azienda si prepara a stanziare il budget per l’anno successivo.

In quel momento guarda a quanto successo nei precedenti dodici mesi e – sulla base di quello che vede – provvede a definire il nuovo budget.

Questo approccio standard (ben comprensibile e fondato) da qualche anno è stato però messo in discussione. Ci si è cominciati a chiedere se procedere in questo modo sia davvero sempre la soluzione più efficace per un business.

Proiettare nel futuro gli scenari passati porta infatti un’azienda a ritenere che ogni spesa già sostenuta l’anno precedente sarà in pari modo necessaria anche l’anno successivo.

Porta a riflettere su come una determinata voce di costo debba essere in qualche modo ridotta o aumentata, ma non mette mai in discussione la voce di costo in sé.

E qui veniamo al dunque.

La tecnica dello Zero Based Budgeting ci porta a definire il nuovo budget non tanto sulla base di quello che è successo ieri, ma sulla base di quelle che sono le vere necessità oggi.

In poche parole guardiamo all’azienda come se la si osservassimo per la prima volta.

Stendiamo un nuovo bilancio partendo da zero.

In questo modo le aziende possono identificare le spese oramai divenute inutili e superflue, eliminarle e liberare risorse su attività capaci di generare reale crescita.

Semplice, non è vero? Ma vediamo ora quale significato assume tutto questo nella nostra vita 😉

 

Impegni su impegni

Vorrei fermarmi a capire perché sono sempre così impegnato, ma non trovo mai il tempo di farlo.

Todd Stocker

Siamo sinceri. Gran parte di noi, oggigiorno, conduce la propria vita in preda a ritmi frenetici.

Ci alziamo la mattina dal letto e siamo immediatamente sballottati da un impegno all’altro.

Ci sono meeting, clienti da incontrare, progetti da portare a termine, pranzi da consumare in fretta e furia, scadenze da inseguire.

Non siamo più noi a comandare la nostra agenda ma è la nostra agenda a comandare noi.

Nel mentre, lì fuori, il mondo e l’innovazione viaggiano ad un ritmo esasperatamente competitivo. Ci bombardano costantemente con nuove opzioni, informazioni (spesso superflue), ed opportunità.

E noi non vogliamo mica rimanere indietro.

Ci facciamo incautamente carico di nuovi impegni. Proviamo a cogliere al volo ogni nuova potenziale occasione. Seguiamo con apprensione (ed in modo totalmente passivo) i telegiornali. Proviamo (con sforzo) a mantenere vive relazioni ormai divenute per noi poco significanti. Ci sentiamo a disagio se non rispondiamo alle notifiche sui social. Ci lanciamo su ogni nuovo progetto caldo, mollando la presa su quanto stavamo facendo appena un giorno prima.

In poche parole disperdiamo la nostra energia e il nostro tempo in mille direzioni diverse, perdendo di vista l’unica direzione nella quale vorremmo realmente compiere progressi rilevanti.

Se il quadretto è familiare e questa è la situazione in cui ti trovi in questo esatto momento, forse è arrivato il momento di capire come sia meglio spendere le tue giornate.

Forse è arrivato il momento di tagliare via alcune superflue voci di spesa che – fino ad oggi – ti hanno solo distratto da quanto realmente importante.

 

ZBB applicato alla nostra vita

Zero Based Budgeting

Dobbiamo essere disposti a lasciar andare la vita che abbiamo pianificato, in modo da vivere la vita che ci sta aspettando.

Joseph Campbell

Cominciamo dunque a fare una cosa.

Cerchiamo di ridefinire anche noi il modo in cui certe “voci di costo” piovono sulla nostra agenda.

Rivalutiamo tutti gli impegni di dubbia importanza che manteniamo oramai per pura abitudine, e che sottraggono preziose ore alla nostra produttività personale.

Troviamo la risolutezza per declinare quelle piccole richieste “extra” che ci vengono sempre sollevate dai colleghi in ufficio (e che non abbiamo mai avuto il coraggio di rifiutare solo per dare un buona immagine di noi stessi).

Ricordiamoci che abbiamo sempre piena possibilità di scelta sugli impegni che sono ormai incastrati nella nostra routine settimanale. Il calcetto del martedì. Il corso di salsa e bachata con la fidanzata. L’aperitivo del venerdì con i soliti amici un po’ frivoli e chiacchieroni. I telegiornali e le news politiche da seguire almeno un’ora al giorno “perché questo è quello che fa un buon cittadino”. La mezz’oretta su Instagram a letto prima di addormentarci.

Riflettiamo bene su tutti gli impieghi del nostro tempo che ormai sono diventati una voce di costo fissa nella nostra agenda.

Vogliamo realmente dedicare il nostro tempo a queste attività? Sono un investimento per il nostro futuro? Ci danno realmente piacere? O vorremmo dedicarci ad altre attività e/o ad altra compagnia?

Proviamo oggi stesso a definire il nostro nuovo budget partendo da zero.

Smettiamo di guardare a quello che abbiamo fatto fino a ieri e definiamo oggi quali sono gli impegni sui quali per noi è meglio investire il nostro tempo.

Prendiamo un foglio di carta bianco e stabiliamo la nostra nuova agenda. Liberiamola dal superfluo e rendiamola il più possibile coerente con ciò che per noi più conta.

Buon esercizio e buona chiarezza.

Un abbraccio,

Carlo

 

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